Home Magazine News Gli anni passano e gli ingegneri crescono (all’università)

Gli anni passano e gli ingegneri crescono (all’università)

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La laurea in Ingegneria resta un ottimo investimento per il futuro, almeno così la pensano molti studenti che continuano a immatricolarsi ai corsi di laurea di ingegneria meccanica e civile, come quelli offerti dall’Università telematica Unicusano, una branca di studi che si conferma sempre di più uno dei più proficui a livello professionale.

Rispetto a dieci anni fa, la percentuale di immatricolati alle facoltà è di nuovo aumentato: nel 2004 erano diventati il 56%, ma da qualche anno siamo tornati al 64% e tutto fa pensare che il numero di iscritti aumenterà ancora. In particolare, per quanto riguarda le facoltà di ingegneria meccanica e civile, come dimostrano i fatti accaduti a Brescia, sia per l’Università Statale sia che per la Cattolica.

Il boom di nuove iscrizioni nella città lombarda, infatti, riguarda proprio ingegneria meccanica, una facoltà scelta dalla maggior parte degli studenti, una tendenza che si nota, ormai, in tutta la nazione come ha osservato un recente studio del Consiglio nazionale degli Ingegneri.

Nel 2018 in Italia, il 63% dei diplomati ha proseguito gli studi contro il 57,2% dell’anno precedente e, la maggior parte, hanno scelto le facoltà tecniche, in particolar modo ingegneria meccanica e ingegneria civile. Infatti, il rapporto sugli immatricolati 2018-19 realizzato dal Centro Studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, come riportato dal Sole 24 Ore, fa emergere un incremento delle immatricolazioni nei corsi di ingegneria pari a +11,1%, anche dove nell’anno precedente si era riscontrato un calo, come Ingegneria civile.

Come osserva lo studio:“Tutte le classi di laurea tipiche fanno registrare un aumento degli immatricolati fatta eccezione per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura ed ingegneria edile architettura. Ma nonostante questo risultato nuovamente negativo, torna ad aumentare il numero di ragazzi che si iscrivono ad un corso dell’ambito civile ed ambientale”

Per quanto riguarda il caso bresciano, tra il 2017 e il 2019 sono aumentati del 21% i ragazzi che frequentano Ingegneria civile, mentre del 16% gli iscritti a Ingegneria meccanica. In questi due anni, le matricole sono aumentate del 60% rispetto agli anni precedenti, un dato molto importante che rende chiara la nuova tendenza tra i giovani: specializzarsi in un settore dove la richiesta lavorativa è ancora alta.

Il settore ingegneristico si conferma, infatti, quello più forte e saldo a livello lavorativo, come conferma il rapporto 2019 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati realizzato dal Consorzio universitario AlmaLaurea. Seconda solo alla facoltà di medicina, la laurea nella facoltà di ingegneria ha garantito un’occupazione al 95% dei suoi laureati. Questo dimostra come, nonostante il percorso sia duro e non facile da intraprendere, la laurea in ingegneria garantisce davvero ottime prospettive professionali, tanto è vero che gli stipendi medi netti più alti se li aggiudicano proprio i laureati di secondo livello dei gruppi ingegneria.

Ecco perché ingegneria, che sia meccanica o civile, continua ad essere la prima scelta tra gli immatricolati che pensano al proprio futuro, desiderosi di percorrere una carriera universitaria che li possa portare ad ottenere un prestigio lavorativo non da poco.