“This is not cricket”, il futuro possibile di una Roma multietnica, secondo Jacopo de Bertoldi

Presentato come evento speciale di Panorama Italia nell’ambito di Alice nella Città, This is not cricket, il documentario scritto e diretto da Jacopo de Bertoldi. E’ una bella storia sull’amicizia tra due ragazzi, un romano e un indiano, sullo sfondo di piazza Vittorio, unito dalla passione per il cricket.
Nel quartiere più multietnico di Roma, Fernando, un giovane cresciuto dalla zia, una colf nostalgica dell’MSI di Almirante, e Shince, il suo migliore amico, autentico romano di origine indiana, lottano per la sopravvivenza del Piazza Vittorio Cricket Club. Dal loro incontro da bambini, la macchina da presa li segue dai primi lanci nelle aiuole di quartiere ai tornei internazionali giovanili fino al disfacimento della squadra e alla loro epopea per ricostruirla. Dentro e fuori dal campo, tra risate e depressioni, sbronze e bruschi risvegli, i due ragazzi sfidano con i loro vent’anni una città sempre più avara di possibilità; in un gioco di attrazione e fuga, la realtà che li circonda offre pochi appigli per la realizzazione dei loro sogni: diventare star del cricket, e mentre lottano per tener unita la loro amicizia diventano adulti in un mondo che li rifiuta.
«L’incontro con il Piazza Vittorio Cricket Club è stata una boccata d’ossigeno – commenta il regista – era una realtà multietnica funzionante, vera e vitale».
Secondo Jacopo de Bertoldi Shince e Fernando rappresentano «la proiezione di un futuro possibile, quello di un’Europa aperta, e in continua evoluzione. Ho cercato in loro, nella loro forza di resistenza, questa aspirazione alla libertà dai pregiudizi e dalle frontiere di ogni genere».

Un momento della conferenza stampa

This is not cricket è una produzione MIR Cinematografica con Rai Cinema con la partecipazione di Cinétévé con France Televisions con il supporto di  CNC – Centre National du Cinéma et de l’image Animée, sviluppo sostenuto da Eurodoc Media – Creative Europe, prodotto da Francesco Virga.

Intervista col regista Jacopo de Bertoldi