Dal 3 ottobre vedremo nella sale Max Giusti protagonista di Appena un minuto, la commedia diretta da Francesco Mandelli, prodotta da Lotus Production con Rai Cinema. La storia è il riflesso di uno scontro generazionale che mette a confronto padre e figli, in una realtà dove le nuove tecnologie condizionano pesantemente lo stile di vita dei ragazzi.
La novità risiede nella surreale possibilità di rimediare a certi errori tornando indietro nel tempo. Claudio (Max Giusti) l’ha pensato diverse volte e forse la sua vita, e se fosse
stato possibile tornare indietro ogni tanto, sarebbe stata diversa.
Ora ha 50 anni, è un agente immobiliare, spiantato, padre di due figli, Greta (Carolina Signore) e Luca (Francesco Mura).
Claudio è separato dalla moglie (Susy Laude) che l’ha lasciato per il “Re della Zumba” (Dino Abbrescia) e mal tollerato e criticato dai due. Vive con sua madre Mirella (Loretta Goggi), a sua volta separata dal marito Mario (Massimo Wertmüller).
I migliori amici di Claudio sono Simone (Herbert Ballerina) e Ascanio (Paolo Calabresi). Quest’ultimo è un traffichino in perenne attesa della svolta giusta, che però – per una volta – dà a Claudio un buon consiglio: comprare il suo primo smartphone. Ma quello che, per caso, comprerà Claudio non è un telefono qualunque: con un tasto si può tornare indietro di sessanta secondi.
Da quel momento tutto sembra poter cambiare e Claudio proverà a raddrizzare pezzo per pezzo la propria vita. Quando però capirà che la cosa più preziosa è in realtà la propria famiglia, proverà a riconquistarla. Un minuto alla volta…
Francesco Mandelli ha saputo prendere la palla al balzo sfoggiando il suo eclettico background professionale, cercando di fare un patto con il pubblico, attraverso un elemento fantastico in una storia molto reale; una scelta di racconto tipica di film anni ’80: «Una favola che grazie alla comicità possa parlare allo spettatore per farlo immedesimare e appassionare ai personaggi, chiaramente facendo scattare la risata. Cosa può cambiare nella nostra vita la possibilità di tornare indietro nel tempo di 60 secondi? Claudio cercherà prima di usare l’applicazione per scopi personali ma futili, fino a capire che la cosa più importante è la famiglia. Molte sono le gag
presenti nel film, molti i momenti di divertimento e leggerezza, senza però mai dimenticare l’anima del racconto, una leggerezza che possa portare un piccolo ma importante messaggio sul farcela da soli: cambiare la nostra vita in meglio costa fatica, ma solo noi siamo artefici del nostro destino».
Il regista Francesco Mandelli
Il commento di Max Giusti
Guarda il trailer del film.