Sylvester Stallone torna protagonista nell’epica saga di Rambo, popolarissimo personaggio cinematografico apparso per la prima volta quasi quarant’anni fa. John Rambo, reduce dalla guerra del Vietnam, in questa nuova avventura intitolata Rambo – Last Blood, nei cinema dal 26 settembre, lo vediamo tornato definitivamente a casa nel ranch di famiglia in Arizona, ma la sua momentanea e apparente tranquillità si interrompe per affrontare i membri di un temibile cartello messicano implicato in un commercio sessuale di ragazze dell’Est.
Tutto nasce quando Gabriela (Yvette Monreal), che vive con lui nel ranch insieme a sua zia Maria (Adriana Barraza), decide di avventurarsi in Messico, a suo rischio e pericolo, alla ricerca del padre che lo aveva abbandonato da piccola.
Gabriela vorrebbe giudicare l’uomo da sola, e niente che Rambo o Maria possano dire la potrà dissuadere. Lasciando il ranch piena di speranza, Gabriela si reca in Messico, ma l’incontro con suo padre termina con un duro rifiuto.
La mattina dopo, quando Gabriela non fa ritorno a casa, Rambo, che la considera come una figlia, sente come un istinto primordiale. Si mette in cerca della ragazza, giurando a Maria che non tornerà senza di lei. Le peggiori paure di Rambo si realizzano quando ritrova Gabriela drogata e maltrattata da pericolosi membri del cartello.
Alimentato dal senso di colpa e dal forte desiderio di vendetta, Rambo si prepara alla guerra.
«Facciamo un salto di dieci anni dall’ultima volta che abbiamo visto Rambo», conferma Sylvester Stallone. «Ha vissuto a lungo ai margini della società, ma ora sembra volerne fare parte. È stato accettato da una famiglia che ama e vuole prendersi cura di loro».
Personaggio chiave della storia è Carmen Delgado (Paz Vega) che collabora con Rambo per arrivare al nemico.
Una delle particolarità di questo film è quella di vedere il coraggioso guerrigliere John Rambo adagiato in un ambiente familiare, investito da uno spirito paterno nei confronti di Gabriela.
«Rambo potrebbe aver fatto i conti con se stesso e aver trovato casa e famiglia, ma non è una persona risolta», sottolinea Stallone. «Non c’è una vera pace nella sua vita al ranch; il suo corpo è lì, ma la sua mente no. Non vuole mai lasciare il ranch. Non riesce a superare il suo disturbo da stress post-traumatico. Rambo scopre che la vita stessa è la sua guerra e nonostante sia a casa, è ancora in balia di eventi al di fuori del suo controllo».
Rambo sta cercando di trovare una conclusione per il suo viaggio. «Si rende conto che il suo lavoro è proteggere la sua famiglia; è l’unica cosa in cui è bravo», continua Stallone. «Ma Rambo sa che se viene incitato, tornerà al suo vero io, anche se questa è l’ultima cosa che vuole. Sa che se ciò che gli interessa di più gli viene portato via, allora cercherà una punizione, una sofferenza e la morte per i responsabili». E’ così che si spiega la trasformare dei suoi tunnel in una sorta di campo di sterminio sotterraneo, intorno al ranch, dove si vendica di coloro che minacciano la sua famiglia. È una resa dei conti epica, alimentata dalla vendetta, frenetica, brutale e intricata.
La regia di questo nuovo capitolo di Rambo è di Adrian Grunberg.
«Questo film chiude un cerchio per il personaggio e la serie», riassume il regista. «Volevamo davvero onorare Rambo e tutti i capitoli della saga creando un tipo di film d’azione e una storia leggermente diversi, che combinassero tutto ciò che il pubblico ama del personaggio, mettendolo in un nuovo ambiente e contro un nemico diverso da quello contro cui ha combattuto. E per quelli che sono nuovi a questi film, speriamo che tornino indietro per sperimentare ciò che ha portato Rambo a quest’ultima guerra».
Questo episodio conclusivo della saga è un vero e proprio omaggio al mitico personaggio animato da Stallone, ma anche un regalo ai tantissimi spettatori che lo hanno ammirato in quasi quattro decenni, con una sorpresa finale molto cruenta, ma allo stesso tempo emozionante.
Guarda il trailer del film.