Si è conclusa l’undicesima edizione di Ortigia Film Festival. La giuria del concorso lungometraggi opere prime e seconde italiane, presieduta da Fulvia Caprara e composta da Paola Minaccioni e Valeria Solarino, ha attribuito il Premio Miglior Film a “Il corpo della sposa”, di Michela Occhipinti,“Per la potenza della storia che sembra limitarsi alle usanze e alle tradizioni di un Paese lontano e invece riguarda segnatamente tutte noi. Per la qualità delle riprese, e per il valore delle interpretazioni, capaci di coinvolgere e di emozionare profondamente”.
Il film della Occhipinti si aggiudica anche il premio Laser Film Color Correction: un pacchetto di post produzione video del valore complessivo di 10.000 € per le lavorazioni del film successivo. Si tratterà di un totale di 40 ore di color correction, da effettuarsi presso i laboratori romani con un colorist di Laser Film.
Una menzione speciale è stata assegnata a “Picciridda”, di Paolo Licata, “Perché racconta una grande epopea femminile radicandola nella storia e nella cultura del nostro Paese. Con uno stile classico, da racconto popolare, nutrito dall’incisività dei singoli personaggi”.
Il premio al Miglior Interprete è invece stato assegnato a Simone Liberati, protagonista di “L’amore a domicilio” di Emiliano Corapi, “Perché riesce a descrivere con misura il personaggio inedito di un uomo abituato a rinunciare alle emozioni che, grazie a un incontro femminile, trova invece il coraggio di vivere, per la prima volta, fino in fondo. Liberati si dimostra capace di rendere attraente la debolezza e di riempire di tenerezza la cronica fragilità maschile”.
La giuria della sezione internazionale dei cortometraggi, presieduta da Lele Marchitelli e composta da Fabio Lovino e Alberto Gimignani, ha decretato Miglior Corto: “Bruised” di Rok won Hwang e Samantha Tu, “per la delicatezza e l’eleganza nel trattare un tema difficile senza nessun rischio di retorica nell’esposizione e nel contenuto. Una piccola motivazione personale va anche alla composizione e realizzazione della colonna sonora“.
Il Premio Sebastiano Gesù al vincitore del Concorso internazionale Documentari è stato attribuito a “Selfie” di Agostino Ferrente. Per la giuria presieduta da Costanza Quatriglio e composta da Beatrice Perego, Giulia Di Maggio, Matteo Di Fiore e Tiziano Locci, allievi CSC, Scuola Nazionale di Cinema, sede Sicilia: “Il regista lascia che siano i suoi protagonisti a raccontarsi specchiandosi nello schermo di un cellulare che, nell’atto stesso di filmare, diventa prigione, non solo per i corpi, ma anche per i sentimenti. La macchina da presa è quindi oggetto di un racconto in cui Pietro e Alessandro tentano di sfidare il proprio immaginario scegliendo che parte interpretare nel film come nella vita”.
Una menzione speciale per la regia è stata attribuita al documentario “Celles Qui Restent” di Ester Sparatore, “l’autrice lascia entrare lo spettatore in punta di piedi nelle case e nelle vite di chi resta. All’attesa delle mogli e delle madri che aspettano di ricevere notizie dei familiari partiti per l’Italia e dispersi, corrisponde l’attesa della regista – un’attesa durata 5 anni. La ricompensa è per l’autrice l’accesso ai segreti momenti delle protagoniste, per lo spettatore, nell’esperienza dell’attesa stessa, il riconoscersi nel sentimento che accomuna chi aspetta e accetta di aspettare”.
Si aggiudica il premio Rai Cinema Channel con un premio del valore di 3.000 € il corto “Ciruzziello”, di Ciro D’Aniello. “Per aver raccontato con grande delicatezza, uno spaccato della realtà immerso in un mare di solitudine e disperazione a cui vorremmo dar voce e visibilità con questo premio“. Il riconoscimento vuole premiare l’efficacia di un racconto che ben si presti ad essere diffuso sui canali web. Il premio consiste in un contratto di acquisto dei diritti del corto, da parte di Rai Cinema che godrà della visibilità su www.raicinemachannel.it e sui suoi siti partner.
Il Premio SIAE alla Miglior Sceneggiatura del Concorso di Lungometraggi Italiani di Fiction va a “Bangla”, sceneggiato dal regista Phaim Bhuiyan e Vanessa Piccarelli. “Perché descrive con acuta leggerezza la nuova Roma integrata e multiculturale, dimostrando che nelle vite quotidiane di tutti noi i problemi della convivenza, del confronto e della differenza possono essere affrontati e superati. I dialoghi pieni di intelligenza e di ironia sono la prova inconfutabile di una realtà sociale che è già molto più avanti della politica“.
I vincitori del Premio del Pubblico sono stati: “Picciridda” di Paolo Licata per i lungometraggi; “Gasman Vittorio! Re della commedia” di Fabrizio Corallo per i documentari.
Per l’undicesimo anno consecutivo, Scena Apparente, società leader nelle scenografie per cinema, premierà il film vincitore del concorso con il premio Ficupala al miglior film ed al miglior attore donando un oggetto di design rivisitato appositamente per il Festival.
Ortigia Film Festival, creato da Lisa Romano con la direzione artistica di Lisa Romano e Paola Poli ha il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – MiBAC è sostenuto dalla Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo – Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei. Con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, con il Patrocinio del Comune di Siracusa.