Dal 18 luglio uscirà nelle sale italiane The Deep, la pellicola diretta da Baltasar Kormákur, ispirata ad un fatto di cronaca accaduto nel 1984, a largo delle Isole Vestmann. E’ qui che una notte un peschereccio islandese si inabissa nelle gelide acque. I membri dell’equipaggio cercano di mettersi in salvo ma solo uno di essi, il giovane Gulli, riesce nella disperata impresa, nuotando per ore nell’Atlantico del Nord e attraversando poi, a piedi nudi, un ostile terreno vulcanico. Il suo intenso calvario gli vale un’attenzione a livello internazionale, oltre che l’interesse della comunità scientifica che lo sottopone a dei test per cercare una spiegazione alla sua incredibile capacità di resistenza.
«Ho provato compassione per le persone delle Isole Vestmann che ancora una volta avevano perso degli uomini in mare, ma ero anche affascinato dalle notizie circa l’unico superstite», commenta il regista Islandese. «Chi era quest’uomo? Di cosa era fatto? C’erano articoli sui giornali che dicevano che gli scienziati lo stavano studiando a fondo come una specie di fenomeno».
Le scene drammatiche vengono spesso mostrate dal punto di vista del protagonista, mettendone a nudo i sentimenti più spontanei generati dalla particolare circostanza.
Il naufrago verrà soprannominato “l’uomo foca”, in riferimento al suo grasso corporeo, che si riteneva averlo tenuto in vita nel mare. «Le immagini di quest’uomo particolare sono rimaste con me», continua Baltasar Kormákur. «Era un tipo grosso con i capelli ricci, ma era giovane, aveva solo 22 anni e c’era una strana seriosità in lui, era silenzioso e timido. Non propriamente il tipico eroe stereotipato, ma comunque qualcuno che ha sconfitto le avversità».
Oltre al protagonista Ólafur Darri Ólafsson, nel ruolo di Gulli, fanno parte del cast Jóhann G. Jóhannsson, Þröstur Leó Gunnarsson, Björn Thors e Stefán Hallur Stefánsson.
Il film, realizzato da Blueeyes Productions e Filmhuset Produksjoner, è distribuito da Movies Inspired.
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