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E’ in sala, dal 27 giugno, Daitona, l’originale commedia diretta da Lorenzo Giovenga, alla sua opera prima, interpretata da Lorenzo Lazzarini con la partecipazione straordinaria di Ornella Muti.
La prima romana, con la presenza del cast, è stata caratterizzata da una sala gremita del Cinema delle Province, superando le aspettative.
La storia descrive le ventiquattr’ore nella vita di Loris Daitona, scapestrato scrittore romano che a sedici anni ha pubblicato il best-seller per adolescenti Ti Lovvo e che ora, a dieci anni di distanza, sta scrivendo il suo “romanzo della vita”, che nessun editore però vuole pubblicare. La parabola comica di questa giornata lo vedrà coinvolto in mirabolanti scambi di persona, equivoci seriali apparentemente inspiegabili, incontri di dubbia entità con poetesse erotiche, criminali incalliti, attori fanatici e viscidi editori. In una capitale che sembra Los Angeles, popolata da maschere grottesche e caricature endemiche, Daitona dovrà risolvere una serie di questioni:
Che cosa diavolo è successo la sera precedente? Che cos’è il “Passero Rosso”? Che cosa vogliono tutti da lui?
«L’America quando si è piccoli è una cosa cool, lontana e irraggiungibile – spiega il regista – mentre da grandi, volenti o nolenti, diventa un modello con cui confrontarsi. Molti registi appartenenti alla mia generazione lo stanno facendo, producendo un nuovo tipo di cinema, fresco e contaminato, che si riappropria dei generi e che ingloba parte di quell’immaginario “Made in USA” senza tuttavia perdere l’identità nostrana e la nostra vastissima tradizione culturale e cinematografica».
Il film si carica come in un’avvincente vicenda Hollywoodiana piena di colpi di scena, ma alla fine niente è come sembra; le maschere cadono una dopo l’altra e tutto si smonta come in un gigantesco gioco degli equivoci, come per ricordarci che siamo ancora nella vecchia e cara Italia.
Il regista ha cercato di mettere nella storia tutto ciò che ha sempre amato: «I marci personaggi Bukowskiani, le sghembe situazioni alla Fratelli Coen, l’attenzione dei dialoghi di Tarantino, la comicità surreale di Edgar Wright, la luce intermittente di Mario Bava fino alla fascinazione più recente per le serie televisive, capaci di creare mondi come mai prima. I generi si mescolano in un caleidoscopico pentolone che mi sono divertito a forgiare personaggio dopo personaggio».
La storia di Daitona diventa quasi un pretesto per raccontare speranze, frustrazioni e desideri del protagonista e di tutti i personaggi che gli ruotano attorno.
Guarda il trailer del film.