Ambientato in un ascensore di New York, The Elevator è la storia di Jack Tramell, 50 anni, single, famoso per il suo TV show, che fa impazzire gli americani, improvvisamente accusato di una colpa misteriosa. A cercare vendetta è Katherine, affascinante, autoritaria e cinica, in alcuni casi persino spaesata. La donna blocca Jack nell’ascensore la sera del labour day, lungo week end in cui la città si svuota, e lì inizierà un logorante gioco di tensione psicologica.
Il film, nei cinema italiani dal 20 giugno, distribuito da Europictures, segna l’opera prima di Massimo Coglitore, già autore di corti di genere e di un film TV per la Rai.
Il cast è d’eccezione: nel ruolo di Katherine troviamo Caroline Goodall; Jack è interpretato da James Parks e George, l’addetto alla sorveglianza dell’edificio, è Burt Young.
La storia, sceneggiata da Mauro Graiani e Riccardo Irrera, è una sorta di duello psicologico che lascia senza respiro, intervallato da colpi di scena violenti che mettono in risalto tutta la disperazione e il sadismo di Katherine, intenta a torturare Jack.
«Quando ho letto la loro sceneggiatura, c’ho trovato subito dentro delle situazioni in cui io potessi esprimermi», racconta Massimo Coglitore in conferenza stampa. «A me interessava molto il dramma di questa donna e il confronto di un uomo di potere che col denaro compra tutto». Questo duello dentro l’ascensore, appare al pubblico come un real time, esortandolo a fungere da giuria popolare per individuare il colpevole o l’innocente.
Per agevolare inquadrature dinamiche e particolari, il regista si è avvalso non solo della propria creatività, ma anche al supporto dello scenografo Tonino Zera, che ha ricostruito un ascensore smontabile, adatto a molteplici angoli di ripresa. Coglitore, inoltre, è riuscito a tenere l’attenzione del pubblico sempre accesa, evitando di inserire flashback (tranne in soli due casi), che avrebbero comunque snellito i dialoghi, ma a discapito ritmo e dell’intenso impatto emotivo.
«The Elevator si rivolge a un pubblico molto vasto – aggiunge il regista – ed è un film in linea con le principali tendenze del genere thriller di oggi su scala internazionale».
Completano il cast Katia Greco, Niccolò Senni, Sara Lazzaro, Gianfranco Terrin, Katie McGovern, Daniel Mba.
Tema di fondo della storia è il commercio clandestino di organi e come oggi col denaro si possa comprare tutto, anche una vita umana. Il delicato argomento è il proseguimento di un lavoro già avviato da Riccardo Neri, produttore del film, che già anni fa aveva realizzato un intero documentario proprio sul traffico di organi.
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