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Una commedia per raccontare l’Italia di oggi, col tentativo di fare un po’ di luce sulla speranza. Con questa premessa è stato realizzato Mò Vi Mento – Lira di Achille, il nuovo film diretto da Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi, in sala dal 16 maggio.
Come si evince dal titolo, si ruota attorno a un movimento politico, ma solo da un lato, perché le vicende che si dipanano nel corso del film, mostrano uno specchio delle menzogne che l’odierna politica italiana ci propina: “mò-vi-mento”, ovvero “ora vi dico una bugia”.
Achille Alfresco è un politico che aspira a essere il prossimo Presidente del Consiglio. Già il nome del suo partito è tutto un programma: “Mò Vi Mento”, appunto per la coerenza; “Lira di Achille”, senza apostrofo, per uscire dall’euro e far tornare la lira in Italia.
Achille sta tentando di sposare la ricca Elena Guarracino, erede di una multinazionale di profilattici, ma Elena è ancora innamorata dell’ingenuo e colto Massimo Della Bozza che, come suggerisce il nome, è un aspirante scrittore costretto però nella vita reale ad essere portaborse a nero del meschino Achille che, pur di tenerselo stretto, gli promette un roseo futuro come prossimo Ministro della Cultura.
A ingarbugliare gli intrecci di questo triangolo amoroso, altri bizzarri personaggi, come Lucia, cieca come una talpa, il poco promettente killer Carlo Spampanato, un imbranato che non sa ammazzare neanche il tempo, la sfacciata Giuliana, tutta lifting, Cinzia, giovane e bella ma ignorante come una mattonella o ancora la famiglia Quagliano che orgogliosa veste il tricolore. E poi ancora tanti e tanti cinesi che conoscono il Vesuvio meglio della segretaria di Elena, Asia, che considera i centri commerciali più interessanti. Ed è proprio dalla Cina che giunge con furore un’agguerrita delegazione asiatica pronta a mandare tutti sul lastrico perché l’unico mini-preservativo fallato uscito dall’azienda di Elena è andato a finire a Shanghai, causando una gravidanza non desiderata alla segretaria del Sindaco.
Tutti questi personaggi e la loro congerie di complotti, amori inconfessati, segreti, bugie e imbecillità palesi, si muovono sullo sfondo di un’Italia multietnica corrotta e meschina, popolata da furbastri che le pensano tutte pur di ottenere ciò che vogliono.
Il dramma si esaspera, diventa farsa, teatro di una triplice caccia: al potere, ai soldi, all’amore, raggiungendo livelli tragicomici e situazioni inaspettate, ricordandoci che la politica va sempre a braccetto con la menzogna.
E’ un film corale che vede un cast variegato, con Enrica Guidi, Giovanni Scifoni, Daniele Monterosi, Benedetta Valanzano, Tony Sperandeo, Andrea Roncato, Adolfo Margiotta, Antonella Stefanucci, Shi Yang Shi, Rocco Ciarmoli, Alvaro Vitali, Deborah Eliana Rinaldi, Stefano Tricarico, Barbara Bacci, Elisabetta Sansone, Aurora Gagliardi, Giuseppe Picone, Pasquale Andreottola, Davide Sorrentino, Weng Yu, e Zhang Sen.
«Siamo tutti personaggi un po’ senza talento, cioè siamo tutti cialtroni», commenta Giovanni Scifoni. «Questa cialtroneria è un po’ lo specchio della politica, che ci ha dominato in tutti questi anni. Quindi in questo film si racconta più che la malapolitica la cialtroneria della politica. Il mio personaggio è un uomo che sbaglia tutto: nell’amore, il lavoro, ecc. A me piace molto interpretare i falliti, perché credo sia più facile e divertente rispecchiarsi nei falliti rispetto ai vincenti».
Per Andrea Roncato non si tratta di un film prettamente politico, o almeno che ricalca la politica di adesso, «ma la politica di sempre. Io ho partecipato a questo film- continua Roncato – perché chi ha fatto tanti film come me dovrebbe sempre cercare di partecipare in film di persone che vogliono fare cinema».
L’interesse per questo film è stato avvalorato anche dalla partecipazione della stessa pellicola a importanti festival internazionali, come la “75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”, nella sezione Venice Production Bridge, la “20° Edizione del Napoli Film Festival”, nella sezione Incontri Ravvicinati, e coronata dalla vittoria alla “72° Edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno”, come Miglior Film nella sezione ufficiale.
Guarda il trailer del film.