Stan Laurel e Oliver Hardy, i leggendari comici del cinema degli inizi del ‘900, vengono rievocati in un film diretto da Jon S. Bard, intitolato Stanlio & Ollio, nei cinema italiani dal 1° maggio, dopo essere stato presentati all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Nei panni dei due simpatici miti di Hollywood troviamo Steve Coogan e John C. Reilly, che impersonano alla perfezione la coppia Laurel-Hardy.
La vicenda ha inizio nel 1953, quando Stan Stanlio e Ollio, consacrati come i due comici più amati al mondo, partono per una tournée teatrale nell’Inghilterra. Finita l’epoca d’oro che li ha visti re della comicità, vanno incontro a un futuro incerto. Il pubblico delle esibizioni è esiguo, ma i due sanno ancora divertirsi insieme. L’incanto della loro arte continua a risplendere nelle risate degli spettatori, facendo rinascere il legame con i fan adoranti. Il tour si rivela un successo, ma Laurel e Hardy non riescono a staccarsi dall’ombra dei loro personaggi e, anche a causa della delicata salute di Oliver, vedono messo alla prova il loro sodalizio. I due, vicini al loro canto del cigno, riscopriranno l’importanza della loro amicizia.
«C’è molta pressione su un set del genere», Spiega Steve Coogan, che interpreta Stan Laurel. «Sei quasi costretto a non farci caso. Se stai sulle spine per paura di sbagliare, la disinvoltura risulta compromessa. Quindi devi dimenticare la coreografia e pensare solo che stai chiacchierando con un altro. Sono convinto che diventi normale con l’esperienza, quando ti rendi conto che la cosa migliore che puoi fare è rilassarti e smettere di metterla giù tanto dura per ogni cosa».
I due attori hanno inoltre dimostrato estrema disinvoltura del ricreare i celebri balletti tanto cari al pubblico: «Abbiamo coreografato quel balletto così tante volte che potremmo eseguirlo nel sonno», conferma Coogan. «La cosa fantastica quando li guardi ballare e che lo fanno con nonchalance e non sembrano compiere molti sforzi. Bisogna faticare molto per fare apparire una cosa facile».
John C. Reilly ricorda come è stato plasmato quel legame speciale che univa i due comici: «A causa della natura teatrale della tournée abbiamo filmato le esecuzioni con delle persone davanti. Quindi non avevamo solo la tensione delle riprese, ad essa si è aggiunta quella di un pubblico che ci guardava. Dovevamo dare il massimo anche per loro e questo impegno ha dato origine a un senso di lealtà cameratesco tra di noi. Vorrò sempre bene a Steve per quello che abbiamo vissuto insieme».
Il film fa emergere principalmente il profondo legame di amicizia di Stanlio e Ollio, a prescindere da quello prettamente professionale. E la stessa atmosfera somiglia molto a quello che si è creata anche sul set di questo nuovo progetto. «Ho trovato un grande partner in Steve», dichiara John C. Reilly. «Ci siamo resi conto fin dall’inizio che non ce l’avremmo mai fatta se non avessimo imparato a volerci bene. Eravamo praticamente due estranei, ma siamo diventati veramente amici. È una delle persone più divertenti che io abbia mai incontrato. Mi sono sentito davvero solo ogni volta che Steve non era sul set insieme a me, avevo l’impressione che mi mancasse una parte di me».
La stima di Reilly è pienamente ricambiata da Coogan, che aggiunge: «È un attore fantastico! È anche in grado di essere maturo, toccante, sincero e contemporaneamente padroneggiare le tecniche della comicità che vuol dire possedere due capacità molto diverse. Spesso la commedia è un’abilità tecnica, mentre mostrare un’apertura e una sincerità emotiva significa saper stare in contatto con i propri sentimenti. Non sono molti gli attori che riescono a fare entrambe le cose. E lui è uno dei pochi».
Nei ruoli delle mogli di Stan Laurel e Oliver Hardy sono state scelte Nina Arianda (Ida Kitaeva Laurel) e Shirley Henderson (Lucille Hardy).
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