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Il 18 e 19 marzo uscirà nei cinema, distribuito da Medusa, Detective per caso, un film innovativo e unico nel suo genere: il cast è composto da attori professionisti disabili, pur non trattando di disabilità. E’ infatti una commedia brillante, tinta di giallo, in cui gli attori disabili interpretano dei ruoli che sarebbero solitamente ricoperti da attori affermati, abbattendo così alcuni preconcetti, molto diffusi anche nel settore dello spettacolo, e non solo.
La regia è stata affidata a Giorgio Romano, partendo da un’idea di Daniela Alleruzzo, presidente de L’Arte Nel Cuore Onlus.
Nel contorno, non mancano comunque attori di nome, cosiddetti “normodotati”, che hanno aderito al progetto con estremo entusiasmo e in forma gratuita, tra cui Claudia Gerini, Stefano Fresi, Valerio Mastandrea, Lillo, Massimiliano Bruno, Stella Egitto e Mirko Frezza.
Tutti gli altri attori, compresi quelli disabili, fanno parte dell’Accademia Arte Nel Cuore, che vede ragazzi disabili e normodotati esprimere insieme le loro qualità artistiche.
Nella vicenda narrata nel film, Giulia (Emanuela Annini) è una ragazza brillante, astuta e determinata che non cerca legami sentimentali duraturi e non nasconde la sua passione per i misteri. Soprattutto, le piace scoprire le persone, vedere oltre ciò che mostrano. La sua amicizia con il cugino Piero (Alessandro Tiberi) sarà messa a dura prova dalla storia d’amore tra il ragazzo e Marta (Stella Egitto), una giovane bellissima ma problematica.
Infatti, ben presto, la situazione precipita a causa sua e Piero verrà coinvolto, suo malgrado, in una rapina i cui risvolti gli apriranno le porte del carcere.
Giulia, che ha sempre sognato di fare la detective da quando era piccola, decide di scoprire lei stessa la verità per dimostrare l’innocenza del cugino a cui nessuno sembra credere.
Per fare questo, trova la forza e ispirazione nel suo personaggio giallo preferito, la Detective Ramona (Claudia Gerini), protagonista di Occhio Privato, la serie più amata da Giulia.
Quando Giulia incontrerà per caso il suo idolo, sarà proprio la sua iconica frase “Niente che una buona indagine non possa risolvere!” a spingerla a investigare, accompagnata dai fedeli amici.
Tra fughe rocambolesche e tragicomiche, momenti toccanti e significativi, la storia, in un crescendo ironico, si risolverà con l’innocenza di Piero e la cattura del vero responsabile.
Una storia coinvolgente e piacevole, che parla di amicizia e di legami familiari che non si disgregano di fronte alle difficoltà ma si rafforzano facendo riaffiorare ciò che si è creduto perso.
«Per tutti quanti noi è stata una scommessa», commenta il regista. «Immaginarsi un mondo dove l’integrazione fosse già avvenuta, specialmente per un regista, è molto complesso. Dovevamo un attimino estraniarsi e raccontare il mondo come lo volevamo vedere noi. Spero di esserci riuscito e di aver fatto capire la cosa più importante, cioè che i ragazzi, se preparati nel giusto modo, possono diventare dei bravissimi attori».
Il progetto Detective per caso è stato realizzato anche grazie alla Fondazione Allianz UMANA-MENTE, con la sua prima esperienza nel mondo cinematografico. «Siamo onorati di aver contribuito a realizzare il sogno dei ragazzi dell’Accademia L’Arte nel Cuore», afferma Maurizio Devescovi, presidetnte e direttore generale della fondazione. «Abbiamo infatti sposato da subito questo progetto, che mirava a valorizzare dei talenti emergenti, superando qualsivoglia stereotipo di diversità, a favore di veri ruoli da protagonisti del film. Gli attori hanno così potuto interpretare ogni scena da veri professionisti, imparando a gestire le loro emozioni sul set giorno dopo giorno. Un risultato importante sul piano umano, come su quello cinematografico».
Claudia Gerini in conferenza stampa
Guarda il trailer del film.