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La Casa Di Jack, viaggio infernale con Matt Dillon

Matt Dillon

Presentato all’ultimo Festival di Cannes col titolo originale The House That Jack Built, uscirà in Italia, dal 28 febbraio, La Casa Di Jack, il nuovo thriller-horror di Lars Von Trier, che vede protagonista Matt Dillon nel ruolo di uno spietato serial killer. Accanto a lui, Bruno Ganz, nei panni del misterioso Virgilio, che sfida ed esplora il flusso di coscienza di Jack attraverso un dialogo ricorrente.
La storia è ambientata nell’America degli anni ’70, seguendo l’astuto Jack attraverso 5 “incidenti”, e cioè gli omicidi che definiscono il suo sviluppo come serial killer. Viviamo la storia dal punto di vista di Jack che vede ogni omicidio come un’opera d’arte in sé, anche se la sua disfunzione gli dà problemi nel mondo esterno. Nonostante l’inevitabile intervento della polizia (cosa che provoca pressioni su Jack) si stia avvicinando, contrariamente a ogni logica, questo lo spinge a rischiare sempre di più. Lungo il cammino scopriamo le sue condizioni personali, i suoi problemi e i suoi pensieri attraverso conversazioni ricorrenti con lo sconosciuto Virgilio, una miscela grottesca di sofismi mescolata con un’auto-pietà quasi infantile e con spiegazioni approfondite di azioni difficili e pericolose.

Bruno Ganz e Matt Dillon in una scena del film
Bruno Ganz e Matt Dillon in una scena del film

Nel cast troviamo anche Uma Thurman, Siobhan Fallon, Sofie Grabol, Riley Keough, Jeremy Davies, Ed Speleers, David Bailie e Yu Ji-Tae.
Il film intende mostrare, anche attraverso sequenze macabre e crudeli, una sorta di seduta psicoanalitica in cui il protagonista tenta di confrontarsi con al sua personalità oscura, ma anche della sua razionalità perversa, fino ad esplorare, insieme al misterioso Virgilio, i luoghi più reconditi dell’inferno. Pur avendo propensioni artistiche e filosofiche, Jack è autore di diversi omicidi nel corso di dodici anni nello stato di Washington. E’ uno psicopatico con pronunciate tendenze ossessivo-compulsive, che lo costringono a rischiare persino nei momenti in cui la polizia è alle calcagne.
«Ho avuto diversi dubbi prima di interpretare questo personaggio», ammette Matt Dillon durante la conferenza stampa a Roma. «Fondamentalmente non era un argomento, in quanto tale, che mi interessasse. Ma non avevo dubbi riguardo al regista, perché ho sempre ammirato le opere di Lars e sapevo che avrebbe fatto un bel lavoro».
Il regista ha definito la sua opera come il «film più brutale che abbia mai fatto», seguendo l’idea che «la vita sia malvagia e senz’anima».
Il film è distribuito da Videa in 120 copie.

Matt Dillon in conferenza stampa

Guarda il trailer del film.