Candidato agli Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale, tratta dall’autobiografia Can You Ever Forgive Me?, arriva nelle sale italiane, dal 21 febbraio, distribuito da 20th Century Fox, Copia Originale, il film diretto da Marielle Heller con Melissa McCarthy e Richard E. Grant.
E’ la storia di una controversa e misantropa scrittrice Lee Israel (Melissa McCarthy), divenuta protagonista di una truffa letteraria nella New York degli anni ’90. Dopo aver raggiunto il successo come biografa, tra gli anni Settanta e Ottanta, Lee Israel si ritrova a far fronte alle difficoltà di pubblicazione, perché ormai fuori dal mercato editoriale. Ecco come si vede costretta a trasformare la sua carriera, indirizzando le proprie doti di scrittrice verso il crimine, il furto e l’inganno, con la complicità di Jack (Richard E. Grant), suo amico fedele.
Vediamo la protagonista ricoprire abilmente i panni di celebrità del mondo letterario e non solo, falsificandone le lettere autografate da rivendere a collezionisti.
«È un film su due personaggi isolati e solitari in una città piena di persone», commenta Richard E. Grant. «Si può percepire la loro profonda solitudine ma alla fine si trovano e stabiliscono un profondo legame».
Per l’attore britannico già vincitore del Golden Globe come Miglior attore non protagonista in un film drammatico, Jack Hock ha la personalità «di un Labrador Retriever. Pensa che piacerà a tutte le persone che incontra, ma a volte viene allontanato ed è solo. È un cocainomane cleptomane ma quando incontra Lee Israel instaurano questa platonica relazione d’amore e odio che secondo me è il cuore stesso di tutta la storia».
Fanno parte del cast Anna Deavere Smith, Julie Ann Emery, Dolly Wells, Joanna P. Adler, Marc Evan Jackson, Christian Navarro, Alice Kremelberg e Jane Curtin.
Pur essendo un film drammatico, si intravedono diversi aspetti di una commedia amara, dove spicca il carattere complicato della protagonista, una donna che non trova il suo posto in un mondo che cambia, in preda all’alcol, depressa e sola; convinta che, alla sua età, la vita le avrebbe dovuto riservare una maggiore agiatezza sociale.
Intervista con Richard E. Grant
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