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Da 21 febbraio esce nei cinema una nuova e divertentissima commedia firmata da Fausto Brizzi: Modalità aereo. Questa volta, dopo l’esordio dietro la macchina da prese con Notte prima degli esami, il regista romano torna a parlare dell’importanza dell’amicizia, inserita in un contesto epocale in cui il telefonino sembra ormai diventato indispensabile per tutti, ma allo stesso tempo pericoloso, al punto da poter distruggere, in concomitanza con i social network, la reputazione di qualsiasi persona.
Sono protagonisti del film Lillo, Paolo Ruffini, Violante Placido, Dino Abbrescia e Caterina Guzzanti.
La storia, nata da un’idea di Paolo Ruffini, sceneggiata insieme a Fausto Brizzi e Herbert Simone Paragnani, racconta la disavventura di Diego (Paolo Ruffini), un imprenditore bello, ricco, famoso. Tutta la sua vita è dentro un cellulare di ultima generazione.
Ivano (Lillo) pulisce i bagni dell’aeroporto, non è bello, non è ricco, non è famoso. Un giorno, poco prima di imbarcarsi su un volo per Sydney (24 ore di volo), Diego dimentica il telefonino nella toilette vicino al gate. Ivano lo trova ma, per vendicarsi di un torto compiuto da Diego, decide di non restituirlo.
Ha un giorno di tempo per cambiare in meglio la sua vita, utilizzando il telefonino di Diego.
Dopo quelle fatidiche ore trascorse in “modalità aereo”, le vite di entrambi non saranno più le stesse.
«Oggi il cellulare è un antagonista, un succhiatempo. Quando non lavoro lo spengo sempre», commenta Fausto Brizzi. «In vacanza sono sempre in “modalità aereo”. Quindi ho provato a stare anche due settimane senza telefono. In fondo le mie vacanze erano così fin da quando avevo trent’anni…».
Pur raccontando situazioni paradossali, secondo Lillo Il film non esagera più di tanto: «Racconta situazioni realistiche, magari qualcuno tende a nascondere certi dati fondamentali dietro nomi falsi, ma se il cellulare finisce in mano a qualche esperto di informatica che si mette d’impegno… qualcosa la tira fuori sicuramente. Quello che trovo molto importante nel film è l’attenzione al fenomeno per cui, se ci si ritrova tra le mani il cellulare di qualcuno, la possibilità di parlare o scrivere qualsiasi cosa ad insaputa del legittimo proprietario e a suo nome, può essere devastante, può rovinarti la reputazione. E’ difficile nell’immediato andare poi a spiegare a tutti che i messaggi partiti dal tuo cellulare non li avevi scritti tu».
Anche per Paolo Ruffini, smarrire il telefonino nella realtà, rappresenta un incubo: «Chi dovesse ritrovarsi tra le mani il mio telefonino bloccherebbe la mia intera vita, con le relative necessità pratiche. Il mio cellulare custodisce tante cose che fanno parte della mia intimità; vivrei la situazione come una violazione terribile, un abuso o un furto in casa. Io ho molta paura dei rapinatori, ma esistono ladri di vita che compiono furti ai danni della sensibilità di ognuno di noi… è come se rubassero un pezzo di te».
Modalità aereo è prodotto da Luca Barbareschi per Casanova Multimedia, in collaborazione con Rai Cinema. Al Teatro Eliseo, di proprietà dello stesso Barbareschi, è stata presentata in anteprima la nuova commedia di Fausto Brizzi, la mattina alla stampa e in serata ad un parterre stellare, affollando lo storico foyer, festeggiando così il ritorno trionfante di uno dei maggiori registi di successo del cinema italiano, dopo le note disavventure giudiziarie.
Guarda il trailer del film.