Emma Stone

La Favorita: politica, amore, intrighi e potere nel regno britannico

Locandina del filmNei cinema dal 24 gennaio, La Favorita, pellicola diretta da Yorgos Lanthimos, ci porta nei primi anni del XVIII secolo, nel mondo velato della regina Anna (Olivia Colman), l’ultima discendente della casa regnante britannica degli Stuart. Sebbene Anna soffrisse di gotta, fosse timida e non godesse di particolare considerazione, durante il suo regno la Gran Bretagna si affermò come potenza globale. Attraverso le intricate relazioni della sovrana con due donne scaltre e ambiziose, Lady Sarah (Rachel Weisz), l’amica di tutta una vita e consigliera politica, e Abigail (Emma Stone), la cugina povera di Sarah che si rivela un’arrampicatrice sociale, il film si immerge in un vortice di manipolazioni ed emozioni che definiscono il termine “intrighi di palazzo”.
La vicenda prende spunto da una storia vera, dai risvolti cupi ma anche comici, con tre donne dal temperamento dominante che brigano spudoratamente per ottenere amore, favori e potere. Valori discutibili che si ritrovano anche nella realtà di oggi.
La favoritaIl regista, al suo primo film in costume, ha saputo approfondire con disinvoltura le dinamiche psicologiche e gli intrighi nei rapporti interpersonali, che poggiano già in partenza su un fitto velo di mistero che circonda il regno della vera regina Anna. «Il mio interesse maggiore era osservare questi tre personaggi, il potere e la fragilità nei loro rapporti, e analizzare il modo in cui i comportamenti di così poche persone alterino il corso di una guerra e il destino di un paese. Anche per me si tratta di una storia d’amore piuttosto allegra e vivace, che poi diventa cupa», ha affermato Yorgos Lanthimos.
Riguardo la scelta del cast, il regista ha dichiarato: «Scelgo sempre gli attori per la loro presenza, le loro inclinazioni naturali e ciò che la macchina da presa coglie, anche se non capisco esattamente di che cosa si tratti. Sapevo fin dall’inizio che Olivia doveva essere la nostra regina».
Il ruolo interpretato da Olivia Colman è profondamente radicato rispetto alla fisicità della regina, nel suo impaccio volgare e nei lamenti, ma anche nella sua ricettività e sensualità. L’attrice inglese si è basata molto sulla la grinta che caratterizzava Anna, anziché le sue debolezze. «Deve avere avuto una forza straordinaria», osserva la Colman. «Credo volesse essere considerata una buona regina, ma non aveva abbastanza fiducia in se stessa. Non l’ho mai vista come una donna patetica e sono piuttosto orgogliosa di lei».
Il film ha ottenuto il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia e la Coppa Volpi ad Olivia Colman, che è stata premiata anche con il Golden Globe per la migliore interpretazione femminile.

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