Colette

Arriva al cinema Colette, icona della Belle Époque parigina

Ambientato nella Belle Époque parigina, Colette è un film biografico, diretto da Wash Westmoreland, basato sulla vita della scrittrice francese Sidonie-Gabrielle Colette, una delle maggiori figure della prima metà del XX secolo, interpretata da una sorprendente Keira Knightley.
Nata e cresciuta in un piccolo centro della campagna francese, Colette arriva nella Parigi di fine Ottocento dopo aver sposato Willy (Dominic West), un ambizioso impresario letterario. Affascinata dalla vivacità intellettuale dei salotti della capitale e spinta a scrivere dal marito, Colette riprende i suoi scritti di scuola e dà alla luce una serie di libri pubblicati con il nome di Willy. I romanzi diventano ben presto un fenomeno letterario e la loro protagonista, Claudine, un’icona della cultura pop parigina, oltre che un simbolo di libertà femminile.
Mentre cresce insieme alla sua Claudine, diventando sempre più consapevole di se stessa, Colette decide di porre fine al suo matrimonio e inizia una battaglia per rivendicare la proprietà delle sue opere e guadagnare la sospirata emancipazione sociale.
ColetteIl coraggio con cui Colette esponeva, attraverso velati riferimenti, elementi spesso scandalosi della sua vita personale, ha sicuramente incuriosito Wash Westmoreland: «Era sempre un passo avanti agli altri. Per molti anni ho lavorato con il mio partner Richard Glatzer. Eravamo co-autori, co-registi e compagni di vita. Intorno al 1999, Richard cominciò a leggere Colette, i suoi romanzi, ma anche varie biografie, e mi convinse a fare lo stesso. Capimmo che poteva venirne fuori un grande film, specialmente se incentrato sul suo primo matrimonio. Era un periodo davvero cruciale, l’inizio dell’era moderna: si assisteva a movimenti tettonici nella definizione dei ruoli di genere, le donne chiedevano maggior potere in ogni ambito e gli uomini resistevano con tutta la loro forza. Tutto ciò sembrava essere rappresentato alla perfezione dal matrimonio tra due personaggi formidabili Colette e Willy».
Tuttavia, la messa a punto della sceneggiatura non è stato un lavoro semplice per Glatzer e Westmoreland: ci vollero infatti altri 16 anni e 20 bozze per arrivare alla stesura finale. «Ogni anno cercavamo di affinare il copione», continua il regista. «C’erano talmente tante informazioni, e spesso la vita non corrisponde ad una nitida struttura in tre atti. Adattare la storia al film fu una sfida monumentale».
L’ispirazione venne proprio da Colette, dal suo coraggio nel modificare, riordinare, piegare i dettagli confusi e disordinati della vita reale a beneficio di una buona narrazione. «Tutto, nella storia, è basato su eventi reali – precisa Westmoreland – ma a volte è necessario cambiare dei dettagli perché il racconto risulti fluido e coerente».
Il film è dominato da dalla celebrata coppia Colette-Willy, con un matrimonio essenzialmente basato sullo sfruttamento, in un contesto vibrante di fine secolo, fatto di salotti letterari e sale da ballo.
«Non credo che Willy sia malvagio», afferma Keira Knightly. «Penso anzi che sia importante non odiarlo, per capire cosa ha spinto Colette a stargli vicino così a lungo. Conosco parecchie persone come lui: nonostante si comportino in maniera deprecabile possiedono un fascino e un umorismo che gli permette di farla franca, almeno per un po’».
Il regista ha il merito di essere riuscito a portare alla vita la storia di Colette e Willy, ricreando Parigi durante un periodo così ricco di importanti avvenimenti. Il tutto senza Richard Glatzer al suo fianco.
Tra gli altri interpreti troviamo Eleanor Tomlinson, Fiona Shaw, Denise Gough, Robert Pugh, Ray Panthaki e Mate’ Haumann.
Colette uscirà nei cinema italiani dal 6 dicembre.

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