Presentazione Rigoletto

Franco Zeffirelli presenta il Rigoletto per la Royal Opera House di Muscat

E’ stato presento a Roma, presso la casa del Maestro Franco Zeffirelli, il nuovo progetto di Rigoletto, che andrà in scena a settembre 2020 dalla Royal Opera House di Muscat, in occasione dei 50 anni del Sultanato e a dieci anni dalla costruzione della ROHM, il fiore all’occhiello della capitale omanita.
Il cineasta fiorentino, apprezzato in tutto il mondo, torna così alla regia, con la celebre opera di Giuseppe Verdi, già diretta in precedenti occasioni. Si tratta sicuramente di un progetto di grande rilievo che vede protagonista anche l’Opera di Roma di Roma, per i costumi, e l’Arena di Verona, per le scenografie in partenariato con la Royal Opera House, la prima e unica della penisola arabica.
Annoverato tra i più bei teatri del mondo, La Royal Opera House Muscat è un complesso di straordinario fascino per la felice combinazione di gusto e stile omanita e di segno architettonico contemporaneo. Sintesi emblematica di tradizione e modernità, la stessa che contraddistingue il Paese. Acustica eccellente, caratteristiche tecniche all’avanguardia per funzionalità e tecnologie messe a disposizione delle più moderne produzioni, ne fanno una macchina teatrale perfetta. Un’istituzione che rappresenta il frutto di una visione fortemente illuminata del Sultano Qaboos bin Said Al Said.
Nel corso della presentazione alla stampa è stata illustrata nel dettaglio la nuova produzione. Al progetto aderiscono in qualità di coproduttori il Teatro Nazionale dell’Opera della Lituania e il Teatro Nazionale Croato di Zagabria.

Franco Zeffirelli posa insieme al suo cane Blanche

Franco Zeffirelli posa insieme al suo cane Blanche

Ad aprire la conferenza stampa, alla quale ha assistito anche lo stesso Maestro Zeffirelli, è stata S.E. Rawya Saud Al Busaidi, Ministro dell’Alta Educazione dell’Oman e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Royal Opera House Muscat. La ministra, dopo avere espresso la propria soddisfazione per il felice esito delle prestazioni artistiche delle numerose Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane che si sono esibite finora a Muscat, si è soffermata in particolare su quello che ha significato in questi anni la Royal Opera House. Un’istituzione culturale che si è guadagnata un ruolo di primissimo piano in ambito internazionale come promotore di collaborazioni e iniziative sempre più importanti e prestigiose.
«Una realtà istituzionale dal forte valore iconico, simbolo dell’identità culturale», ha dichiarato S.E. Rawya Saud Al Busaidi. «Un’attività multidisciplinare che evidenzia una straordinaria volontà di aprirsi al mondo ed essere fermento culturale di unione e pace tra i popoli anche grazie al linguaggio universale della musica, considerato l’ampio spettro di generi che contraddistingue la programmazione. Produrre il Rigoletto del Maestro Zeffirelli, nell’anno più importante della storia dell’Oman, sono sicura innescherà ulteriori ampie ricadute in termini di turismo culturale internazionale. Una prospettiva che, considerato anche il fascino così forte che il Paese già esercita sui viaggiatori contemporanei, ci spinge a farne sempre di più una destinazione culturale d’eccellenza e un’oasi di cultura e incontro in Medio Oriente».
E’ intervenuto subito dopo Umberto Fanni, dal 2014 Direttore Generale e Artistico della Royal Opera House Muscat, già direttore artistico dell’Arena di Verona, del Teatro Verdi di Trieste e del Teatro Lirico di Cagliari: «Questa nuova produzione di Rigoletto rappresenta il frutto compiuto di un lavoro portato avanti dal Maestro Zeffirelli nell’arco di molti anni. Un progetto iniziato e poi interrotto; ripreso recentemente, per arrivare oggi ad un definitivo compimento anche grazie alla felice intuizione della Royal Opera House Muscat che ha intravisto nel progetto la potenzialità di poter ancora unire, in un unico abbraccio culturale, nel nome di Franco Zeffirelli, teatri, culture e tradizioni molto diverse tra loro. Franco Zeffirelli e la Royal Opera House Muscat sono due realtà unite da uno stretto legame. Un legame nato in occasione della Turandot che ha inaugurato il teatro della capitale omanita nell’Ottobre del 2011 e coadiuvato in quella occasione dallo stesso team di collaboratori che sarà impegnato sotto la sua guida nel prossimo Rigoletto: l’assistente alla regia Stefano Trespidi, l’assistente scenografo Carlo Centolavigna e il costumista Maurizio Millenotti».
Pippo Corsi Zeffirelli, Vicepresidente della Fondazione Franco Zeffirelli, presente anche lui alla conferenza stampa, ha rivelato che questo progetto era sempre stato per il Maestro il suo sogno nel cassetto. Rigoletto è un’opera le cui potenzialità hanno sempre molto intrigato il Maestro e alla quale, in alcuni momenti della sua carriera, in un lontano passato, si era avvicinato senza mai portare fino in fondo il progetto. Poi, un anno fa ha cominciato insieme al suo storico assistente alla regia Stefano Trespidi, a concentrarsi sul Rigoletto per l’Oman. Abbiamo raccolto, e stiamo tuttora raccogliendo tanto materiale intorno a questo titolo. Idee, schizzi, appunti e precisi piani di lavoro. Da questo lavoro ne emerge un quadro registico del tutto in linea ed omogeneo, nel quale il Maestro si è avvicinato in più riprese offrendo una lettura molto coerente con le profonde contraddizioni interiori del protagonista».
Vedremo così uno Zeffirelli molto intimista, come si evince dagli scritti, appunti di regia e bozzetti e sarà un Rigoletto per molti versi “cinematografico”.

Franco Zeffirelli in conferenza stampa