Una nuova infografica ci racconta la formazione post-laurea in Italia

Una nuova infografica ci racconta la formazione post-laurea in Italia

La formazione post-laurea in Italia è un argomento sempre più dibattuto. Se infatti fino a qualche anno fa bastava la laurea per garantirsi un accesso privilegiato al mondo del lavoro, adesso non è più così. Si richiedono competenze specifiche e trasversali, che quindi obbligano a valutare dopo l’Università la frequentazione di un master post laurea che possa rispondere ai nuovi bisogni delle aziende sul territorio.

L’Università Telematica Unicusano ha elaborato un’infografica molto dettagliata su questo argomento, fornendo dati utili a capire l’incidenza ed il valore della formazione post-laurea, supportati anche dagli ottimi riscontri che sta riscuotendo in Italia.

I Numeri
Dai dati dell’Almalaurea e del Miur si scopre che nell’anno accademico 2017/2018 sono stati attivati ben 188 master, suddivisi in diverse aree tra le quali primeggia l’Area Sociale, Economica e Giuridica con ben 95 proposte formative.

A supportare questi numeri intervengono le Università Telematiche, 11 riconosciute dal MIUR, che contribuiscono a rinforzare il piano delle offerte avendo dalla loro il grande vantaggio di offrire la modalità e-learning, perfetta per chi già lavora e sceglie il master per esigenze di carriera.

I diplomati nei vari settori sono diversificati: nei master di 1° e 2° livello ci attestiamo sui 12 mila uomini e oltre 20mila donne con una percentuale molto alta di raggiungimento del risultato; per le scuole di specializzazione i numeri di chi si diploma rispetto agli iscritti sono più bassi, con 3700 diplomanti uomini su oltre 13mila iscritti e 6.400 donne su 22mila iscritte; stesso rapporto per il dottorato che vede circa 5000 diplomati con una media di iscritti di 16.000.

Chi sceglie dunque il master ha più interesse e maggiori opportunità di terminare nei tempi prestabiliti.

Chi Frequenta e Perché
Il 68% degli iscritti al Master è donna e la motivazione principale per cui si sceglie un master è la volontà di un avanzamento di carriera. Questa motivazione viene supportata anche dai dati post master: l’85% infatti entro tre anni dal Master lavora e lo stipendio ad un anno dal Master è di circa 1300€/mensili.

Il perché si sceglie un percorso formativo post-lauream è dunque non solo ampiamente giustificato dalle esigenze del mercato, ma è anche ripagato dai risultati. Sceglierlo rappresenta un investimento vincente al fine di emergere nell’ampia concorrenza dei differenti contesti lavorativi.

Vi sono infatti delle competenze che si acquisiscono solo approfondendo una determinata materia e grazie ai Master questo si può fare, andando incontro alle esigenze sempre più stringenti del lavoro. A conferma di questo, ci sono ovviamente i dati. Dalle analisi del Sole 24 Ore per esempio, risulta che il Master è stato determinante nella maggior parte dei casi per proseguire nel lavoro che si svolgeva ed avanzare di carriera in tutte le aree in cui ci si specializza.

Per l’area umanistica inoltre, il 61, 1% di chi ha frequentato il Master trova lavoro subito, andando quindi a compensare il basso inserimento che hanno i settori umanistici. Una scelta quindi che serve anche a valorizzare il proprio titolo dando quel plus che serve ad entrare in ambiti che resterebbero altrimenti esclusi. A tal proposito, uno dei master più richiesti è quello che riguarda la gestione della PA: un titolo molto interessante che apre le porte a diverse occasioni.