Disfunzione erettile

Disfunzione erettile e tensione di coppia: come aggirare il pericolo

La disfunzione erettile è un disturbo che si manifesta, pur provando desiderio, non riuscendo a sostenere l’erezione per il tempo necessario a portare a termine un rapporto sessuale. Per parlare di patologia il disturbo deve protrarsi per almeno per tre mesi. Numerosi uomini sono convinti che mai potrebbero soffrire di questo disturbo e quando si trovano per la prima volta ad affrontare questa situazione entrano in stati d’ansia che non fanno altro che generare un’aspettativa pericolosa nei confronti della prestazione sessuale penetrativa andando a minare l’autostima tramite la produzione di una sensazione di inadeguatezza nei confronti del partner. Ma quando in una coppia si presenta un problema di disfunzione erettile il problema dell’autostima colpisce anche il partner che comincia a chiedersi quale sia la causa e comincia a chiedersi se è ancora attraente, piuttosto che se sbaglia qualcosa nel proprio modo di porsi.

Molti uomini si vergognano di questo disturbo e quindi evitano di rivolgersi ad uno specialista, piuttosto praticano automedicazione assumendo medicinali che risolvono il sintomo, ma non la causa. Ma le cause sono importantissime in quanto l’80% sono di natura organica, ad esempio patologie diabetiche, ormonali cardiocircolatorie e, a volte, anche neoplasie possono essere all’origine di questa patologia. Pertanto, la disfunzione erettile può essere un importante campanello d’allarme che deve spingere a fare controlli approfonditi. Solo dopo aver escluso tutti i fattori organici è possibile parlare di fattori psicologici o legati a periodi di forte stress.

In realtà la comunicazione è importantissima in presenza di questo tipo di disturbo che coinvolge in maniera importante la psicologia della persona e l’intervento di un andrologo è mirato a curare la causa, aiuta a sfatare falsi miti oltre a favorire la conoscenza del proprio corpo che spesso può rivelarsi determinante.

Come già detto, questo disagio non fa altro che creare tensioni nella coppia che trova il principale momento di intimità durante l’atto sessuale visto che è una delle cose che per eccellenza distingue un rapporto di amicizia da un rapporto di coppia. Ma l’intimità non si limita solo all’atto sessuale penetrativo e questo dovrebbe essere ben chiaro in tutti i rapporti. L’intimità sessuale si può raggiungere in molteplici modi che possono risultare molto più personali rispetto alla penetrazione generica. Ognuno può scoprire ed imparare a conoscere aspetti del proprio partner che creeranno un’intimità sessuale carica di piacere andando inevitabilmente ad alleggerire le tensioni che possono bloccare l’erezione maschile.

Uno dei pericoli che può incorrere in chi soffre di disfunzione erettile è quello di ricorrere ad atteggiamenti di difesa involontari come l’estraneazione da sé stessi nei momenti di intimità sessuale. Il cervello comincia a commentare ogni momento come se fosse uno spettatore che vede una scena e non l’attore principale. Questo fenomeno definito Spectatoring porta l’uomo ad auto criticarsi e può portare a pensieri critici ossessivi che non rendono possibile il coinvolgimento nell’atto e quindi rendono difficile l’erezione e qualsiasi altra reazione sessuale. Si tratta di pensieri spiccatamente critici quasi come se si fosse i giudici di se stessi.

Per tutti questi motivi è indispensabile rivolgersi ad un medico specialista che sappia guidare l’uomo affetto da disfunzione erettile, ma anche il partner, lungo la via d’uscita da questo processo che può sfociare in stati di ansia e depressione con il conseguente ed inevitabile declino del rapporto.


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Ufficio Stampa International Andrology Roma

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