Dopo trent’anni, da quando Arnold Schwarzenegger affrontò per la prima volta un letale creatura aliena a caccia dei suoi compagni, attraverso le giungle di America Centrale, torna la nuova avventura The Predator, quarto film dell’amata saga horror-fantascientifica.
Diretto da Shane Black, che aveva recitato nel primo film, la nuova storia vede protagonisti Boyd Holbrook e Yvonne Strahovski. Il tiratore scelto Quinn McKenna, impegnato in una missione in Messico, si trova improvvisamente di fronte a un Predator, riuscendo a impadronirsi del suo casco e di un copri braccio. Quest’ultimo viene inviato al proprio domicilio come prova dell’incontro con l’alieno. Quando il pacco arriva, il figlio autistico Rory lo apre e mette accidentalmente in funzione un dispositivo che innesca il ritorno degli alieni sulla terra. Ora i letali cacciatori sono ancora più forti e intelligenti, essendosi implementati geneticamente con il DNA di altre specie. Un gruppo di ex marine e Casey Bracket, una delusa professoressa di scienze, cercheranno di affrontare i Predator e impedire la fine della razza umana.
Secondo Shane Black i predator «vogliono sempre trovare un avversario degno delle loro abilità, perché altrimenti possono saltare, saltare, arrampicarsi sugli alberi, diventare invisibili, avere un meccanismo di occultamento che permette loro di mimetizzarsi perfettamente in qualsiasi ambiente. Non si sa mai se sono lì finché non si vede il muro e sembra che sia un po’ vivo, o l’albero che sembra muoversi su di te. Sono ninja perfetti in un certo senso, con le loro armi, abilità e abilità fisiche. Devono trovare qualcuno degno e cercano gli avversari più devastanti».
Il film risulta un buon mix di azione, garantita dalle scene di combattimento con l’alieno, e varie dosi di ironia e comicità.
Distribuita da 20th Century Fox, The Predator è nelle sale italiane dall’11 ottobre.
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