Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita

“Non è vero ma ci credo”, la commedia vegana arriva al cinema

Non è vero ma ci credoCi sono varie modalità per promuovere la cultura alimentare in linea con il rispetto degli animali; una di queste può essere anche rappresentata in chiave comica. E’ quello che ha fatto Stefano Anselmi con la commedia “vegana” Non è vero ma ci credo, scritta da Nunzio Fabrizio Rotondo, Paolo Vita e Andrea Lolli, in sala dal 4 ottobre. Gli stessi Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita sono i protagonisti di questa storia. Nunzio è Paolo sono amici da sempre ma il loro sodalizio ha prodotto solo una serie di business falliti finanziati dalle loro mogli, che adesso minacciano di sbatterli fuori di casa. I due cercano il riscatto aprendo un ristorante vegetariano finché, per compiacere un critico culinario da cui dipendono i loro destini, si trovano di fronte alla necessità di trasformare il locale in una bisteccheria. Vegetariani convinti, Nunzio e Paolo non hanno alcuna intenzione di mettersi davvero a cucinare animali. Possono bistecche vegetali essere spacciate per vera carne? È l’inizio di una spirale di eventi esilaranti.
«Il mio principale intento è stato quello di raccontare per immagini un agile e garbato film comico, mosso e divertente – afferma il regista – che affronti con la leggerezza tipica della comicità quasi casual di Nunzio e Paolo, tematiche, trend e contrapposizioni ideologiche del nostro contraddittorio tempo. Dal punto di vista strettamente registico, la mia idea è stata quella di cercare di assecondare questa divertente e garbata avventura che Nunzio e Paolo hanno pensato. Facendo “respirare” sia gli ambienti che la loro stessa comicità, alternando gag puramente parlate a situazioni comiche quasi mute, quasi “figurative”, sottolineando anche il loro giusto abbinamento “fisico”, sulla scia di tutte le storiche coppie comiche cinematografiche del passato».
Il cast comprende anche Maurizio Mattioli, Loredana Cannata, Elisa Di Eusanio, Micol Azzurro, Giulia Di Quilio, Maurizio Lombardi, Yari Gugliucci, Paolo Gattini e Yoon C. Joyce.
Il film è ricco di gag, frutto in gran parte dell’esperienza televisiva dei due protagonisti che hanno saputo mantenere agilmente uno stile garbato, pur affrontando tematiche di tendenza e contrapposizioni ideologiche del nostro tempo.

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