Lo scenografo e regista Enzo De Camillis ha curato la Mostra “P. P. Pasolini: Io So…”, nata in collaborazione e grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale con l’Istituto Italiano di Cultura presso il Centro Culturale Borges. Si tratta di un’esposizione con una galleria di 120 immagini scattate durante la realizzazione dei film di P.P.P., all’interno di una pellicola cinematografica, e di disegni per contestualizzare gli eventi nazionali e internazionali che hanno segnato il periodo storico in cui ha vissuto il poeta e regista Pasolini. Prendendo spunto dalla constatazione che molti artisti contemporanei, in particolare delle ultime generazioni, hanno lavorato in vari modi sulla figura e soprattutto sull’opera di uno tra i più interessanti intellettuali italiani del dopoguerra.
La mostra, allestita presso il Centro cultural Borges a Buenos Aires è stata inaugurata il 7 dicembre 2017 trasportata a Rosario e poi a Santa Fe dove resterà fino al 20 settembre 2018.
Finita l’esposizione estera, la Mostra, tornerà a Roma dove è molto richiesta in numerosi musei della Capitale.
Realizzare una mostra fotografica su Pasolini tra cinema e società, vuol dire costruire la mostra sul rapporto tra lo scrittore / regista e la città di Roma.
La mostra si sviluppa cronologicamente in sezioni progressive attraverso la rappresentazione di 10 film con materiale inedito, fornito da Centro Sperimentale di Cinematografia (Cineteca Nazionale).
Le foto, durante le riprese dei suoi film, ci raccontano con le immagini la sua sensibilità poetica. A queste, saranno affiancate immagini della società di quel periodo storico elencando per ogni film realizzato ogni anno, gli eventi nazionali ed internazionali che hanno segnato la storia di quegli anni. Eventi storici che un regista, un artista, assorbe con le sue sensibilità trasportandole nei suoi lavori. Esperienze che Pasolini ha raccontato con immagini, con simboli e con impaginazioni create nel fotogramma dei suoi film, immagini che si rispecchiano e ci ricordano quadri pittorici di Piero della Francesca o rappresentazioni giottesche come si notano nel film Decameron.
“Io So…” è il titolo che viene riproposto nel libro di Enzo De Camillis su Pier Paolo Pasolini edito da Arduino Sacco. Pasolini è sempre stato “Un intellettuale in Borgata”, (titolo del Docufilm dello stesso autore De Camillis) come dimostrano la stessa sua vita e morte insieme alle sue opere e ai suoi film che, a detta di Maurizio Ponzi (Regista), hanno riscritto la grammatica stessa del cinema. Film e libro saranno presentati dall’autore all’inaugurazione della mostra presso il Centro Borges.
La mostra non mira ad idolatrare Pasolini come uomo, ma vuole essere un’ennesima conferma visiva della sua arte e della lungimiranza geniale dell’intellettuale dal quale ogni frase ancora oggi è contemporanea sentenza.
Definita “Cinema e Società”, l’esposizione vuole rappresentare l’artista Pasolini con le sue opere cinematografiche nel contesto politico di quel periodo storico, una opportunità per i giovani di leggere, vedere e apprezzare un artista dei primi del ‘900 raccontando la storia italiana e internazionale del periodo.