Sin dall’era preistorica, la caccia ha rappresentato una delle più diffuse attività per l’uomo. Fu una primaria fonte di sostentamento, fino ad evolversi, in tempi moderni, a funzione ricreativa (regolamentata) e sportiva: una vera e propria componente di uno stile di vita.
Oggi la caccia non rappresenta solo uno stimolo di competizione tra essere umano e animale, ma soprattutto un mezzo per stare a contatto diretto con la natura, all’aria aperta. E se gli animali selvatici fungono da preda, in questo specifico caso il cane, il miglior amico dell’uomo, primeggia come alleato: il classico cane da caccia ne è la conferma. L’olfatto sensibile del cane permette ai cacciatori di scovare e catturare prede che, altrimenti, sarebbero molto difficili o pericolose da cacciare. Ci sono i segugi, usati per cercare la preda, i cani da ferma, per fiutare e indicare la preda, i cani da tana, per cacciare animali nelle tane sotterranee, quelli da riporto, per riportare piccole prede abbattute dal cacciatore, e i levrieri, per inseguire e uccidere la preda.
Tutto questa attività, ovviamente, è resa possibile, oltre che dalla passione, dallo strumento base della caccia: il fucile.
In Italia vantiamo una tradizione che tutto il mondo ci invidia, con un nome preciso: Beretta. I prodotti di questa azienda, infatti, sono utilizzati e diffusi in moltissimi Stati del mondo da militari, polizia e civili.
La famiglia Beretta ha iniziato l’attività di produzione di armi da fuoco intorno al 1500. Nata dall’intuizione e abilità artigianale, oggi l’azienda di Gardone Valtrompia (BS), simboleggia una perla indiscussa dell’italian style. Ma fu grazie a Pietro Beretta (1870 – 1957) che l’azienda artigianale divenne una vera e propria industria, con la graduale introduzione di moderni sistemi di lavorazione e meccanica di precisione.
Agli inizi degli anni ’90 la Beretta potenzia il suo marchio aggiungendo, alla sua tradizionale produzione di armi, sia militari che sportive, una linea completa di accessori e di abbigliamento per la caccia, il tiro a volo e l’outdoor. Proprio a sottolineare il brand come simbolo di uno stile di vita che strizza l’occhio allo sport e all’eleganza.
Anche all’estero primeggiano i fucili Beretta da caccia e da tiro per le avanzate soluzioni tecnologiche, pensate per i tiratori più esigenti, ma allo stesso tempo per l’eleganza delle rifiniture incise sulle cartelle: delle vere e proprie opere d’arte, da far gola persino ai collezionisti.
Per quel che riguarda il settore sportivo la Beretta ha accompagnato vari successi in importantissime competizioni internazionali, basti pensare alle numerose medaglie vinte ai Giochi olimpici, a partire dal 1956, nel tiro a piattello. Un successo tutto italiano grazie ai fucili da competizione Beretta.
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