Mel Gibson torna dietro la macchina da presa con “La battaglia di Hacksaw Ridge”, presentato fuori concorso alla 73ª Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e che uscirà in Italia a partire dal 2 febbraio.
E’ un film epico che racconta la storia vera e singolare di un pacifista in guerra: il medico dell’esercito americano, Desmond Doss (interpretato da Andrew Garfield). L’uomo, un obiettore di coscienza che rifiutava l’uso delle armi, fu insignito della Medaglia d’Onore dal Presidente Harry S.Truman per aver salvato da solo con le proprie forze più di 75 compagni durante la brutale battaglia di Okinawa nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, molti vollero arruolarsi, ma Desmond dovette affrontare una situazione difficile: era ansioso di servire la patria, come qualsiasi uomo, ma la violenza andava in conflitto con le sue convinzioni religiose e morali. «Era un uomo che, nel modo più puro, disinteressato, e quasi inconsapevole, aveva più volte rischiato la propria vita per salvare la vita dei suoi fratelli», commenta il regista. «Desmond era un uomo del tutto ordinario che ha fatto cose straordinarie».
All’inizio della sua avventura, Doss venne deriso e maltrattato dai suoi compatrioti che, convinti che sarebbe stato un pericoloso peso per loro in trincea, provarono in tutti i modi a cacciarlo dall’esercito. Ma Doss resistette fino a Okinawa, dove alla sua unità fu ordinato di partecipare alla cattura, quasi impossibile, dell’imponente scarpata di Maeda, anche nota come Hacksaw Ridge. In cima a questa ripida e incombente scogliera di 120 metri, si trovavano nidi fortificati di mitragliatrici, trappole esplosive e soldati giapponesi nascosti nelle grotte, che avevano promesso di combattere fino alla fine. Fu lì che Doss dimostrò di avere non solo saldi principi, ma anche un raro coraggio. Di fronte a un pesante e disperato assalto di fuoco, Doss rifiutò di cercare riparo. Quando al suo battaglione fu ordinato di ritirarsi, lui rimase indietro e corse più volte avanti e indietro, con nient’altro che le sue convinzioni, per trascinare in salvo circa 75 uomini gravemente feriti, che erano destinati a morire se lui non fosse intervenuto.
«Come fa qualcuno ad andare nel peggior posto della terra senza un’arma?», spiega Gibson riguardo al figura di Desmond Doss. «Èstato ancora più interessante per me perché era una storia vera, e ho pensato che avrei potuto apportarvi il mio linguaggio visivo».
«Non ho avuto alcuna esitazione quando ho letto la sceneggiatura», afferma Garfield. «Penso che sia raro in questo mondo trovare qualcuno come Desmond, che è così concentrato su di loro, e così in sintonia con quello che la sua piccola voce interiore gli sta dicendo, che non importa ciò che loro gli fanno o gli dicono».
«Andrew è un attore straordinario. Non è il tipico eroe d’azione ma ha tutte queste qualità dentro di lui», osserva Gibson. «È un ragazzo che, come Desmond Doss, ha reali convinzioni, per questo è stato in grado di ritrarre Desmond in modo veritiero ed emozionante. Il film è così incentrato sul suo personaggio, che lui
doveva davvero essere il nostro quarterback, e lo è stato».
Oltre al protagonista, troviamo nel cast Teresa Palmer, Hugo Weaving e Rachel Griffiths.