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Ficarra & Picone tornano dal 19 gennaio sul grande schermo con “L’ora legale”, il loro quinto film da registi, oltre che protagonisti. Anche stavolta i due comici siciliani hanno regalato più che mai, una nuova commedia curiosa e ricca di comicità pura, mai volgare, adatta a tutti.
La storia ha inizio quando i cittadini di Pietrammare, un paese della Sicilia, si ribellano dopo tanti anni in balia di precarietà e illegalità. Le auto in doppia fila, l’immondizia sparsa per strada, ambulanti e parcheggiatori abusivi, e soprattutto l’assenza di controlli. Quale occasione migliore delle elezioni del nuovo sindaco, per dare finalmente una svolta verso una nuova realtà politica basata sull’onestà? Da anni imperversa sul paese Gaetano Patanè (Tony Sperandeo), lo storico sindaco del piccolo centro siciliano, fin troppo abituato ad usare tutte le armi della politica pur di attirare consenso attorno a sé. A lui si oppone Pierpaolo Natoli (Vincenzo Amato), un onesto professore cinquantenne, sostenuto da una lista civica e da uno sparuto gruppo di attivisti.
I due protagonisti del film, Salvo (Ficarra) e Valentino (Picone), sono schierati su fronti opposti: Salvo, da gran ruffiano, promuove Patanè, dato vincente in tutti i sondaggi; mentre il candido Valentino, coadiuvato dalla nipote Betti (Eleonora De Luca), scende in campo a fianco dell’outsider Natoli a cui è legato, come peraltro Salvo, da un vincolo di parentela in quanto cognato. Al di là della rivalità, però, entrambi mirano ad ottenere un grosso favore: il permesso per costruire un gazebo che permetterebbe di ampliare la clientela, e quindi gli incassi, del piccolo chiosco di bibite posto nella piazza principale del paese.
Pierpaolo Natoli viene eletto a furor di popolo e con lui verrà eletta la legalità. Improvvisamente i cittadini si ritrovano a dover rispettare scrupolosamente le regole al punto tale da dover modificare drasticamente il loro stile di vita.
Nel cast troviamo anche Leo Gullotta, nei panni di Padre Raffaele, un parroco poco ortodosso alla morale cattolica; Antonio Catania e Sergio Friscia, due vigili urbani costretti, per “ordini superiori”, a multare persino i loro più cari compaesani; e infine Francesco Benigno, nel ruolo di un parcheggiatore abusivo.
“L’ora legale”, seppure una commedia brillante, ha il merito di cogliere alla perfezione un aspetto caratteristico e molto attuale della società italiana, in particolar modo la coerenza dei cittadini in merito alla tanto agognata richiesta di legalità: quanto si è disposti a cambiare per pretendere il cambiamento anche dagli altri?
Guarda il trailer del film.
Foto di Valentina Glorioso