Sabato 28 marzo si è svolta, presso il Monastero di Santa Scolastica di Subiaco, la cerimonia d’inaugurazione del 550° anniversario della stampa italiana a caratteri mobili. L’iniziativa, che vede coinvolte alcune delle principali istituzioni locali e nazionali (amministrazione comunale, Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Regione Lazio, Abbazia territoriale) è volta a valorizzare tale primato ed incrementare la diffusione del patrimonio culturale sublacense.
Fu proprio presso il Monastero di Santa Scolastica che nel lontano 1465 i due prototipografi Pannartz e Sweynheym, allievi di Gutenberg, impiantarono la prima tipografia per esportare la nuova arte della stampa nella nostra penisola. Allora, il procedimento della stampa, consisteva nell’allineare i singoli caratteri in modo da formare una pagina che veniva cosparsa di inchiostro e pressata su un foglio di carta o di pergamena.
Fiore all’occhiello della produzione tipografica dell’epoca rimane la copia anastatica di uno dei primi incunaboli, il “De Oratore” di Cicerone (ristampa a cura del Comitato “La culla della stampa”), presentato durante la cerimonia di apertura, orgogliosamente accolta dal Sindaco Francesco Pelliccia, l’abate Dom Mauro Meacci, l’assessore regionale alla Cultura Lidia Ravera, il dirigente del Mibact e direttore del Servizio II – Patrimonio Bibliografico Ed Istituti Culturali Angela Benintende, il direttore dell’Agenzia regionale del turismo Giovanni Bastianelli e il Vice Presidente della Camera dei Deputati Roberto Giachetti:«Oggi stiamo ricordando l’invenzione più importante della storia dell’uomo, dopo la ruota», commenta l’onorevole del PD. «La stampa è stata ed è tutt’ora il più importante mezzo di condivisione delle informazioni e del sapere».
L’evento “Subiaco 2015”, che durerà fino ad ottobre, rappresenta anche una ghiotta occasione per incrementare il turismo della cittadina sublacense, rinomata sia per il grande richiamo culturale e spirituale dei suoi monasteri, i monumenti, le bellezze paesaggistiche, e per le limitrofe stazioni sciistiche di Monte Livata e Campo dell’Osso.
Nel primo pomeriggio della giornata di apertura dell’evento è stato inoltre presentato il Borgo dei Cartai, il nuovo museo-laboratorio installato nell’ex Mulino Carlani, sulle sponde del fiume Aniene, con l’obiettivo di recuperare e valorizzare la tradizione e le tecniche artigianali della produzione di carta, rendendo così Subiaco una città unica in Italia e in Europa. All’interno del museo, grazie all’ingegno e alla passione del professor Giovanni Meroni, è ospitata una fedele riproduzione dei macchinari funzionanti della Cartiera di Subiaco risalenti al XVII secolo, gioielli dell’artigianato e della tecnica.