Drone mania: la passione contagia anche i social

Aumenta l’interesse in Italia per il fenomeno dei droni, ovvero quei velivoli caratterizzati dall’assenza del pilota umano a bordo, ma pilotati da terra. Il loro utilizzo, sin dagli inizi, è rivolto a usi prevalentemente militari, anche se nel tempo si è affermato anche per applicazioni civili.
Come per tutte le passioni coltivate, da meno di un anno esiste anche una corrispondenza sui social network, dove primeggia il gruppo “Dronitalia”, con più di 3000 iscritti. «Il gruppo nasce con un’idea specifica, essere un punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi al mondo dei Droni o già ne fa parte e vuole scambiare esperienze con altri “colleghi”», spiega Enzo Prisciandaro, il fondatore del gruppo, a seguito di difficoltose ricerche di documentazioni sull’argomento. Sui social esistono diverse pagine e gruppi dedicate ai modellisti, anche se non molto organizzati. «Il mio rapporto con i droni risiede essenzialmente nell’utilizzo per riprese video che spesso e volentieri fornisco ad emittenti televisive, come contributi per documentari e reportage», precisa Prisciandaro. «Di gruppi che trattavano di multirotori per riprese aeree da utilizzare per la tv ed il cinema ce ne erano veramente pochi. La differenza è sostanziale: il modellista vuole volare, giocare con evoluzioni, mentre l’operatore che deve realizzare dei video ha altre necessità. Entrambi vengono accumunati da una passione comune, il drone.

Dei droni oggi se ne parla tanto e male. Difficile comprendere dai giornali cosa siano veramente, quanto possono essere pericolosi, e quali grandi possibilità di applicazioni possono avere. Un drone può arrivare fino alla quota di 4 chilometri di altezza, anche se la migliore resa a livello di ricezione radio è al disotto dei 70 metri, tenendo presente che il pericolo di intralciare il traffico aereo è concreto e allo stesso tempo insidioso.
L’ENAC, l’Ente preposto alla regolamentazione dei voli dei SAPR (Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto) ha messo in vigore le leggi e i regolamenti che dopo una serie di piccole guerre, contestazioni e ritocchi, altri ancora da fare, è operativa. Oggi quindi lavorare con i droni per riprese aeree si può, già in tanti lo fanno. Ma come ogni cosa c’è il rovescio della medaglia. Leggi difficili e un mondo di “illegali” sparsi in tutta Italia.

Il gruppo Facebook di fondato da Enzo Prisciandaro risponde soprattutto a queste esigenze e problematiche, aiutando ed informando i principianti ed offrendo, in un ambiente tranquillo e professionale, la possibilità di scambiare le proprie esperienze di lavoro per migliorare e saperne sempre di più.