Gino Lozzi, un 70enne ex custode della scuola media Toscanini di Roma, è stato aggredito la scorsa notte nella sua abitazione nella periferia della Capitale, in zona Fidene. Ora si trova in prognosi riservata all’ospedale Sandro Pertini, pieno di fratture e un polmone perforato. Una banda di giovani, dall’accento tipico dell’Europa dell’est, è entrata in casa per un furto, massacrando brutalmente l’anziano, riducendolo in fin di vita.
«Erano armati di piccone, spranghe e tondini di ferro». Questa è la testimonianza che Urbano, il figlio 44enne della vittima, ha rilasciata al quotidiano Il Messaggero. Durante l’accaduto anche lui era in casa, costretto, tra una minaccia e l’altra, a coprire le orecchie del figlioletto di 6 anni per attutire le urla del nonno, nell’altra stanza, durante il massacro attuato dai 4 malviventi.
«Mi dicevano zitto, italiano di merda che ammazziamo pure te. Voi italiani siete tutti bastardi».
Sempre da quanto riportato su Il Messaggero, una parte del misero bottino (un po’ d’oro, pochi soldi, un pc e alcuni cellulari), sarebbe stato ritrovato in un campo rom della capitale.