Mentre l’Italia inizia faticosamente a lasciarsi alle spalle il delicato periodo della ricostruzione dopo che la Seconda Guerra Mondiale, prende piede la grandiosa idea di costruire per la prima volta una grande strada che potesse collegare direttamente il nord con il sud.
“La strada dritta” è infatti il titolo di una miniserie in 2 puntate per Raiuno, diretta da Carmine Elia, tratta dall’omonimo romanzo di Francesco Pinto (edito da Mondadori).
«Confesso che quando mi parlarono per la prima volta del progetto rimasi perplesso», confida il regista. «Avevo paura di fare un documentario sulla costruzione dell’Autostrada, senz’altro interessante, ma forse un po’ noioso. Mi sono trovato invece di fronte ad una storia piena di forza, coraggio, fiducia nel futuro, visionarietà e passione che mi ha totalmente coinvolto».
Per otto anni un esercito di uomini lavora con grande determinazione e professionalità trasformando il sogno in realtà. Si tratta di una storia piena di coraggio, creatività, audacia. A dispetto dello scetticismo generale, vengono costruiti 113 viadotti sospesi, 572 cavalcavia, 38 gallerie, 57 raccordi. In totale 755 chilometri di strada da Milano a Napoli.
Finalmente il 4 ottobre 1964 quando l’Autostrada del Sole viene inaugurata, in nome della modernità e dell’unità d’Italia.
“La strada dritta” è un racconto epico di un Paese che corre verso il futuro e insieme la storia degli uomini che fecero l’impresa, eroi e martiri, capitani coraggiosi, uomini che hanno reso l’Italia orgogliosa e piena di speranze per il futuro.
I protagonisti della storia sono interpretati da Ennio Fantastichini, Giorgio Marchesi, Anita Caprioli, Valeria BiIello, Carmine Recano e Raffaella Rea.
Prodotta da Cattleya per Rai Fiction, la miniserie va in onda il 20 e 21 ottobre.