Da tempo si parla dell’incidenza dell’uso del telefono cellulare sulla formazione di tumori al cervello e all’apparato uditivo. Spesso però si tratta di notizie uscite su giornali e siti web non appartenenti al grande giro dell’editoria cosiddetta ufficiale. E’ evidente che i colossi dell’industria della telefonia mobile esercitano una certa influenza nel reprimere la diffusione di notizie del genere. Il business non guarda in faccia alle malattie degli utenti.
Eppure negli anni, diversi studiosi, anche di fama mondiale, hanno portato alla luce risultati sorprendenti, che indicherebbero come l’uso eccessivo del cellulare triplicherebbe la probabilità della formazione del cancro al cervello.
L’industria della telefonia al momento può far credere che i dati forniti da questi studi non siano del tutto garantiti solo per il fatto che certi effetti si potranno riscontrare a livello pratico sulle persone solamente dopo un certo numero di anni.
Quando i decessi per danni cerebrali riconducibili all’uso del cellulare saranno significativi, allora forse qualcosa cambierà dal punto di vista dell’informazione.
La cautela è particolarmente importante per i giovani, che hanno tessuti cerebrali più sensibili di quelli degli adulti e che, a differenza dei più anziani, hanno davanti un’intera vita di esposizione.
Recentemente l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha presentato un esposto al Tribunale amministrativo del Lazio contro il ministero della Salute per ottenere una campagna di informazione nazionale sul rischio.
Per ora si tende solamente a ridicolizzare quelle fonti di informazione indipendenti dal controllo esercitato dall’industria elettronica. Con la morte comunque non si scherza!