Anche se la carne possiede indiscutibili proprietà nutrienti come le vitamine del gruppo B e il ferro, un eccessivo consumo può essere nocivo per il nostro organismo. Innanzitutto andrebbe distinta, dal punto di vista nutrizionale, la carne rossa da quella bianca. La prima tipologia (vitello, vitellone, manzo, suino, cavallo, agnello, ecc.) è caratterizzata da un maggior contenuto di ferro, ma anche di grassi. Le carni bianche invece (pollo, tacchino e coniglio, ecc.), sono più magre, con una concentrazione proteica lievemente maggiore.
Da tempo si è riscontrato che mangiando più carne rossa rispetto a quella bianca si rischia di andare incontro più facilmente a malattie metaboliche e cardiovascolari.
Recentemente è stato scoperto un gene, presente in una persona su tre, che aumenta il rischio di cancro del colon-retto nelle persone che mangiano tanta carne rossa. Un secondo gene, al contrario, riduce il rischio di tumore se gli individui portatori consumano tanta frutta e verdura.
In generale si riscontra che i tipi di cancro derivati dal consumo smisurato di alimenti di origine animale sono quelli riguardanti il seno, l’utero, i reni, le ovaie, il pancreas, la prostata, i testicoli, la tiroide e il mieloma multiplo.
Un altro studio condotto su oltre mezzo milione di persone ha associato al consumo di carne un modesto incremento della mortalità in generale, e in particolare per cancro e malattie cardiovascolari. Il dato allarmante è che un tale incremento si è rilevato persino per consumi giornalieri di carne relativamente bassi.
Il pericolo deriva anche dal fenomeno delle frodi in ambito della vendita, come nelle carni provenienti da animali ai quali sono state somministrate sostanze ad azione anabolizzante. In questo caso le carni sono ricche di acqua e si riducono notevolmente dopo la cottura.
Presso l’University of California di San Francisco sono stati resi noti alcuni studi riguardanti il consumo di carne alla griglia: se troppo arrostita, può favorire il tumore alla prostata. Secondo l’Health Science Center dell’Università del North Texas, anche le carni rosse cotte alla piastra favoriscono l’insorgere di malattie letali, come il cancro al rene. Sono comunque diversi gli studi che nel tempo hanno bocciato l’uso eccessivo di carne.
Non occorre diventare per forza vegetariani, o mutare drasticamente lo stile di vita per scongiurare il pericolo di patologie così pericolose; nessun essere umano, purtroppo, è esente da malattie. Sarebbe comunque opportuno prendere la buona abitudine di integrare le proprietà della carne anche da altri alimenti (legumi, cereali, uova, ecc.), continuando a consumarla con molta moderazione, almeno per coloro che non riescono a fare a meno di rinunciare al piacere di gustarsi una deliziosa bistecca o un buon arrosto.