Disponibile in esclusiva su Prime Video a partire dal 20 Marzo 2025, Sconfort zone è la nuova comedy-series del comico Maccio Capatonda (all’anagrafe Marcello Macchia), diretta dallo stesso in coppia con Alessio Dogana.
Sei episodi che vedono Maccio alle prese con un periodo di profonda crisi personale e professionale che lo blocca da mesi, tanto da non riuscire a scrivere la sua nuova serie tv… fino al momento in cui, in un ascensore, incontra il professor Braggadocio alias Giorgio Montanini, luminare della psicologia che promette di curarlo attraverso una nuova terapia d’urto.
Terapia consistente nell’obbligarlo ad uscire dalla propria confort zone sottoponendolo ad una sequela di prove in grado di capovolgerne radicalmente l’esistenza portandolo ad affrontare le sue più grandi paure.
E, dunque, senza procedere in ordine, diciamo immediatamente che, se il quinto episodio è quello che risulta maggiormente irrilevante, il terzo, riguardante il tradimento e che coinvolge addirittura Ilaria Galassi della popolare trasmissione televisiva anni Novanta Non è la Rai nei panni di se stessa, riserva il primo colpo di scena.
Anticipando il quarto, comprendente perfino un’apparizione per lo youtuber romano Simone Cicalone, e soltanto una volta superato il secondo, in cui abbiamo una palese presa in giro dello show Ballando con le stelle intitolata Danza col vip e condotta da tale Giusy Camillucci (!!!), interpretata da Annalisa Favetti.
Il tutto, prima di approdare ai risvolti thriller del sesto e ultimo episodio, provvisto di una forte carica di autoironia e non privo di riferimenti alla vita vera del protagonista (si pensi al momento in cui si parla della sua relazione con la ex Velina di Striscia la notizia Elisabetta Canalis), qui affiancato dal Valerio Desirò che, anche rientrante tra gli sceneggiatori, conosce come lavorante all’interno di un hospice.
Hospice in cui, al fine di portare a compimento la prima prova, ovvero superare il suo timore nei confronti della morte, Maccio si fa ricoverare per vivere l’esperienza di malato di cancro allo stato terminale.
Un’idea decisamente di cattivo gusto che finisce per pesare non poco sul risultato complessivo dell’operazione, comprendente nel cast, tra gli altri, Francesca Inaudi, Dario Cassini, Camilla Filippi, Luca Confortini e, impegnati ad incarnare se stessi, Valerio Lundini, Edoardo Ferrario e Gianluca Fru.
Perché, sebbene non manchino né i consueti picchi di genio dell’autore di Italiano medio e Omicidio all’italiana, né i suoi immancabili giochi di parole, da “Gomorra cinese” a “Soap papera”, fino a “Maccio Capocollo” e “Nun po’ sta ar sole”, fiction con vampiri ambientata a Napoli (!!!), Sconfort zone riesce sì a strappare risate in abbondanza, ma l’impressione generale è che il suo andamento rischi in più di un’occasione di apparire altalenante.