In Emilia, la Terra dello Slow Mix tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, le cime dell’Appennino Tosco-Emiliano svelano gioielli acquatici incastonati in paesaggi mozzafiato ad alta quota, spesso nei pressi di bellissimi rifugi di montagna, dove non serve assolutamente l’aria condizionata e le giornate trascorrono tra passeggiate nelle foreste, itinerari e trekking spettacolari, circhi glaciali, torbiere, praterie e meravigliosi laghi.
Il giusto refrigerio è assicurato ad oltre 1300 metri di altitudine, ai piedi del Monte Ventasso, dove il Lago Calamone brilla nella regione di Ventasso Laghi, molto apprezzata dagli amanti del trekking che qui scoprono i magnifici sentieri dell’Appennino Reggiano. Nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e all’interno della Riserva MaB Unesco, nota per la sua straordinaria biodiversità, il lago incanta con la sua bellezza naturale e l’ambiente montano circostante. Qui si trovano rarità botaniche oltre ad una varietà di alberi tra cui faggi secolari, querce, castagni, abeti bianchi, tigli e aceri. In questo scenario, i cavalli del Ventasso pascolano liberamente. E per rigenerare il palato, sulle rive del lago, il Rifugio Venusta è il luogo ideale per assaporare specialità locali, a base di ricette tramandate da generazioni, ammirando un panorama straordinario.
Paesaggi montuosi da togliere il fiato, ma dove il respiro si riempie dei profumi e delle essenze dell’Appennino e il caldo è un lontano ricordo, si svelano al Lago del Cerreto, di origine glaciale. È all’interno di un’importante stazione turistica dell’Appennino Reggiano, densa di ristoranti e alberghi e meta di escursioni in mountain bike ed e-bike, ma anche di trekking e camminate. Il sistema dei laghi cerretani è composto da altri tre bellissimi specchi d’acqua raggiungibili da facili sentieri: il Lago Gore, il Lago Scuro e il Lago Pranda, il più grande ed evocativo da un punto di vista paesaggistico. Per una pausa lungo gli itinerari ci si può fermare in una delle aree attrezzate per un picnic oppure organizzare una piacevole grigliata in famiglia o con gli amici approfittando delle zone barbecue attorno al lago, fruibili gratuitamente. Nei Laghi Cerretani è anche possibile dedicarsi alla pesca sportiva, prevalentemente alla trota e luccio. Attorno al Lago Pranda si trovano ampie piazzole che permettono di pescare in tutta comodità. Adiacente all’area picnic c’è il Rifugio Lago Pranda. Per gli amanti delle escursioni si possono raggiungere i Prati di Sara, il Lago del Caricatore, il Lago del Capriolo e il Lago della Bargetana, che si trova nella conca del Monte Prado e offre una vista imperdibile sul Monte Cusna; da qui si può arrivare all’Alta Via dei Parchi: un percorso di 500 km che si snoda tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche. In queste zone, i rifugi sono rinomati per i piatti a base di funghi porcini.
Nel Parmense il fresco si trova al Parco dei Cento Laghi, un vero paradiso per gli appassionati di trekking e paesaggi lacustri, ma anche di bicicletta. La nuova Cento Laghi Bike è un percorso cicloturistico entusiasmante, che inizia a Lagdei, nel comune di Corniglio, e arriva sino a Prato Spilla, nel comune di Monchio delle Corti, scovando laghi molto suggestivi, di cui circa 20 di origine glaciale. Dal grande Lago Santo, il più vasto lago glaciale dell’Appennino Tosco-Emiliano al pittoresco Lago del Bicchiere, dalle vaste aree dei Lagoni ai tranquilli riflessi dei Laghi del Sillara, dal Lago Ballano al Lago Verde e molti altri, l’area protetta offre una varietà di bellezze naturali, con piccoli insediamenti, borghi arroccati, pascoli, boschi e una ricca biodiversità floreale, tutti attraversati dal percorso dell’Alta Via dei Parchi. Il cammino può iniziare da Prato Spilla, un punto focale per il trekking, e proseguire verso il Lago Ballano e il Lago Verde lungo il sentiero CAI, fino a raggiungere il piccolo Lago Frasconi, immerso in una faggeta fiabesca. Una seconda tappa può essere Monchio delle Corti, lungo il Percorso delle Frazioni, che si dirama in due direzioni: la blu, dedicata al tema dell’acqua e dell’energia, esplorando l’uso delle risorse idriche nelle vallate dei torrenti Cedra ed Enza; e la verde, che si concentra sull’ambiente, la cultura locale e l’architettura rurale, attraversando borghi montani e tradizioni autentiche. Nella zona ci sono rifugi in cui è possibile dormire e gustare specialità enogastronomiche, come il Rifugio Lagdei, situato nella piana omonima a 1250 metri di altitudine, circondato da boschi di faggi e conifere. Da qui partono numerosi sentieri ed escursioni guidate per trekking, equitazione e mountain bike. Per i più pigri, una comoda seggiovia conduce direttamente da Lagdei al Lago Santo.
Sui Colli Piacentini, il Sentiero del Tidone offre un’esperienza unica tra trekking, ciclismo e equitazione lungo 69 km di percorso. Qui, a partire dalla sua foce nel Grande fiume Po, il torrente Tidone è protagonista, conducendo alla Diga del Molato, una struttura imponente (la parte esterna è aperta al pubblico e visitabile), che ha creato il Lago di Trebecco, un bacino artificiale lungo 2,5 km inserito in un paesaggio di straordinaria bellezza. L’Alta Val Nure, il cuore verde della provincia di Piacenza, è un vero e proprio comprensorio outdoor con oltre 560 km di sentieri immersi in un ambiente naturale unico tra i comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere. Qui poi si trovano alcuni suggestivi laghi di origine glaciale, i gioielli dell’Appennino Piacentino e tra le mete escursionistiche più popolari. Un panoramico sentiero conduce al Lago Nero, un’oasi glaciale circondata da una verde valle. Un altro sentiero rivela il piccolo e pittoresco Lago Moo, ormai quasi interamente coperto dalla vegetazione, il Lago Bino, una eccezionale creazione della natura, che in estate lo decora con ninfee gialle, per terminare a Prato Grande, vasto piano erboso anch’esso un tempo lago. Spostandosi in Val d’Arda sentieri panoramici circondano il Lago di Mignano, creato artificialmente dall’omonima diga per la produzione di energia idroelettrica a Vernasca. È circondato da aree pic-nic e percorsi per passeggiare, come quello che lo costeggia fino alla strada provinciale che da Case Bonini sale a Gazzola e Monastero di Morfasso.