In esclusiva su Prime Video a partire dal 23 Agosto 2024, Falla girare 2 – Offline riporta il napoletano Giampaolo Morelli nei panni del vanesio influencer Natan, che due anni prima avevamo visto impegnato in Falla girare a far rinascere la cannabis in un futuro prossimo caratterizzato dalla sua estinzione.
Stavolta lo troviamo in un mondo in cui, a causa di un virus, da quattordici mesi internet non esiste più e, di conseguenza, lui si è dovuto riciclare nei supermercati in qualità di promoter di attrezzature per la casa.
Fino al giorno in cui, scoperto che nei bagni degli uffici del Comune sembra esservi un debole segnale, Natan decide di riportare la rete a quella che è tornata ad essere una civiltà analogica… e lo fa nuovamente affiancato dalla sua sgangherata banda costituita dal fratello “speciale” Arturo, Guglielmo e Oreste, ovvero Giovanni Esposito, Ciro Priello e Fabio Balsamo. Ed è proprio a causa di un equivoco provocato da Arturo che i quattro si ritrovano a lavorare per il misterioso Miller incarnato nientemeno che da Christopher Lambert, tra una rapina ai danni di una banca e la combriccola di hacker rappresentata da Zoe, Greta e Malcom, rispettivamente con i volti di Desirée Popper, Valeria Angione e Livio Kone.
Segnando dunque l’evoluzione narrativa di una sceneggiatura – a firma di Gianluca Ansanelli e Tito Buffulini – che, immersa nell’attualità tirando in ballo anche tematiche quali i video hard diffusi online e gli insetti sfruttati come cibo, spinge oltretutto a chiedersi se il selfie sia il massimo dell’egoismo e se il web possa essere l’antidoto a qualsiasi potere dittatoriale.
Sceneggiatura costruita su un soggetto interessante e che, tra battute sul maschilismo e immancabili morti come già avvenuto nel capostipite, rispetto a quest’ultimo sembra inizialmente mancare della stessa verve, per poi migliorare decisamente man mano che i fotogrammi avanzano.
Senza dubbio, infatti, la parte più riuscita di Falla girare 2 – Offline – diretto dallo stesso Morelli come il primo capitolo – risulta essere la seconda, durante la quale l’azione incalza maggiormente e il citazionismo cinefilo si spreca: da un minaccioso Calabrese sfigurato proto-Terminator ad un perverso gioco in stile Saw sulla hit dei Ricchi e poveri Sarà perché ti amo, fino ad un immancabile omaggio a Highlander – L’ultimo immortale di Russell Mulcahy.
All’insegna di un degno sequel che intrattiene e diverte quanto basta… approdando oltretutto ad un epilogo destinato a portare l’insieme verso lidi ancor più assurdi.