Viste spettacolari e panorami alpini per lucidarsi gli occhi

In passato, i contrabbandieri utilizzavano sentieri nascosti e non protetti nelle Alpi per contrabbandare merci come tabacco, alcol, caffè e zucchero, ma anche bestiame, sfuggendo così ai doganieri. Oggi, alcuni dei percorsi che all’epoca erano pericolosi, possono essere vissuti come sentieri escursionistici.
Uno di questi è il Sentiero dei Contrabbandieri della Valle Aurina, un percorso circolare di 80 chilometri in diverse tappe giornaliere con partenza e arrivo a Mayrhofen nella Zillertal attraverso due valichi alpini fino alla vicina Valle Aurina in Alto Adige e ritorno. Gli escursionisti verranno ricompensati con panorami d’alta montagna su prati verdi e lussureggianti, laghi di montagna limpidi e ghiacciai. Anche il tour dei contrabbandieri di Samnaun nella valle di Paznaun è impressionante. Il tour conduce da Ischgl all’area di esclusione doganale di Samnaun in territorio svizzero. Poiché un tempo l’alcol e le sigarette costavano molto meno in territorio elvetico, le merci venivano contrabbandate dalla Svizzera all’Austria. Oggi, l’escursione a tema non è solo un’esperienza grazie all’impressionante paesaggio montano, ma anche il giro sulla cabi-novia a due piani a Samnaun rende il tour speciale.

Panorami da brivido
Tra i panorami più belli che si possono godere sulle cime dolomitiche è quello che offre la cima del Piz da Peres, raggiungibile con una ferrata. La verticalità delle pareti delle Dolomiti diventa un invito ad arrampicarsi e toccare con mano nel vero senso della parola questa bellezza, Patrimonio dell’Unesco. La via ferrata panoramica al “Piz da Peres”, inaugurata nell’estate 2022, è una sfida per salire in vetta con mani e piedi. Raggiungibile partendo dal Passo Furcia, sopra San Vigilio di Marebbe, è composta da tre interessanti sezioni con un grado di difficoltà C/D (medio/difficile). Durante la scalata della via ferrata, ci si trova in una posizione esclusiva per ammirare le catene montuose delle Dolomiti, delle Alpi dello Zillertal e delle Vedrette di Ries. (Per i principianti è consigliabile farsi accompagnare dalle guide alpine). Su queste rocce che sembrano magiche, si sperimentano il batticuore e il sorriso allo stesso tempo. Il paesaggio che si apre man mano si sale, è spettacolare e ancora più spettacolare è la sua trasformazione all’ora del tramonto, chiamato in ladino, Enrosadira. La particolare composizione chimica di carbonato doppio di calcio e magnesio delle Dolomiti prende il caratteristico colore rossastro quando i raggi del sole, ad una certa inclinazione (alba e tramonto) colpiscono le rocce. Se durante il giorno le Dolomiti sono “pallide”, dal color grigio chiaro, all’alba e al tramonto si infuocano, regalando una diversa prospettiva. I comuni di Marebbe, e quindi San Vigilio, da dove parte la ferrata panoramica, sono in gran parte inclusi nel Parco naturale di Fanes – Senes – Braies, che si distende per 25.453 ettari ed è, per superficie, il secondo dei parchi naturali altoatesini.

Escursioni con panorama dal ponte sospeso
Per chi vuole provare l’adrenalina e allo stesso tempo immergersi in un paesaggio da fiaba, sui pendii soleggiati della Valle dello Stubai, in Tirolo, può percorrere il nuovo lato soleggiato del sentiero da Fulpmes a Neustift. Il punto più emozionante del sentiero è un ponte sospeso lungo più di cento metri con vista su Neustift e sulla valle del ghiacciaio dello Stubai. Lungo 7,5 chilometri, il percorso conduce dalla stazione intermedia del centro escursionistico Schlick2000 a Fulpmes attraverso un nuovo sentiero forestale fino alla locanda Kartnall a Neustift. Grazie alla sua posizione soleggiata ad un’altitudine non troppo elevata, il Sunnenseite’n Weg è accessibile quasi tutto l’anno. Sempre in Tirolo, chi ama i ponti sospesi panoramici, può provare l’ebrezza di percorrere i 700 gradini del ponte sospeso sulla spettacolare (e panoramica) cascata Stuibenfall, alta 159 metri, vicino a Umhausen nell’Ötztal. È la cascata più grande del Tirolo, ben sviluppata e facilmente accessibile tramite un sentiero escursionistico. Il ponte sospeso lungo 80 metri permette di raggiungere (salendo i 700 gradini) cinque piattaforme panoramiche accanto alle impetuose masse d’acqua raggiungendo il punto di partenza della cascata a Niederthai.


In Kufsteinerland, i trekking panoramici del Kaisergebirge
Tra i sentieri panoramici più spettacolari del Kufsteinerland, in Tirolo, ci sono quelli del Kaisergebirge, un massiccio montuoso formato dalle due montagne Zahmer e Wilder Kaiser che appartengono alle Alpi calcaree settentrionali. Un vero capolavoro geologico. Con la piegatura e l’accatastamento di centinaia di chilometri di grandi scaglie, si è formata la pila di sedimenti spessa circa 6 chilometri: questo è il regno sia per gli appassionati di geologia sia per chi vuole stupirsi a camminare su percorsi panoramici caratterizzati da rocce dalle forme incredibili, scoprendo fiori e piante particolari che si sviluppano solo sul terreno calcareo. Dal Brentenjoch (punto di arrivo della seggiovia) partono tanti sentieri ben segnati: tra i più gettonati c’è il sentiero che conduce verso il Gamskogel e verso Steinbergalmen, lungo una strada forestale. La vetta Gamskogel è raggiungibile dopo circa 45 minuti di cammino: qui si trova un luogo energetico chiamato “Himmelschauen” (che in tedesco significa guardare verso cielo). Dalla vicina croce si gode una spettacolare vista sulla Kaisertal prima di proseguire verso la malga Steinbergalm (altri 45 minuti), dove si può bere un bicchiere di latte fresco e assaporare uno spuntino genuino. Si ritorna indietro attraverso il sentiero forestale che passa per il paese delle malghe “Almdorf” fino a raggiungere il punto di partenza.
Per chi vuole stare qualche giorno in quota e vivere l’esperienza di essere circondato dalla natura, può pernottare in uno dei rifugi in quota, che offrono anche ricche colazioni, merende gustose e cene dal sapore di una volta. Tra le prelibatezze regionali:  il pane, lo speck, il latte, il formaggio, e lo yogurt.

Corno del Renon: uno spettacolo sulle montagne più belle
Il Renon è un vero paradiso per chi ama il trekking e la full immersion nella natura. La zona escursionistica del Renon comprende oltre 300 chilometri di sentieri, dai pendii soleggiati a valle fino alle più alte vette, con passeggiate ed escursioni per tutti i gusti. Certamente il Corno del Renon, che domina l’altipiano dall’alto dei suoi 2.260 metri, è il punto migliore da cui godere un panorama a 360° sulle vette più belle dell’arco alpino. Arrivarci è facile: basta salire a bordo della cabinovia (con partenza da Pemmern) per raggiungere in pochi minuti Cima Lago Nero (2.070 metri) e da lì incamminarsi lungo il Premium Panorama Tour, percorso ad anello di circa 8 tra i più suggestivi. Accompagnati ovunque dalla vista indescrivibilmente bella, attraverso prati, boschi e punti panoramici si cammina a passo lento per contemplare uno spettacolo naturale che appaga la vista e scalda il cuore. Sosta d’obbligo al celebre “Tavolo rotondo“, opera d’arte realizzata da Franz Messner e piattaforma panoramica che porta incisi i nomi e i profili di tutte le cime che si stagliano di fronte, dai colossi di ghiaccio dell’Ortles ad ovest al leggendario mondo delle Dolomiti ad est, dalle Alpi dello Stubai e dello Zillertal a nord, alla Presanella ed all’Adamello a sud dove emergono anche le Dolomiti del Brenta. E per un pit-stop gourmet da ricordare, la Feltuner Hütte con piatti tipici della tradizione altoatesina e un esclusivo dehor con vista.

Bolzano dall’alto, tra oasi di verde e aria fresca
Bolzano d’estate offre più di una “via di fuga” dal caldo cittadino con la possibilità di vivere autentiche esperienze outdoor in quota alla ricerca di fresche temperature per potersi rigenerare e di panorami suggestivi che appaghino vista e spirito. Con centinaia di chilometri di passeggiate che partono dalla città e raggiungono le vette tutto intorno, alla scoperta di incantevoli oasi di verde. La passeggiata del Guncina, per esempio, dedicata al suo fondatore l’arciduca Enrico d’Asburgo, si snoda sulle pendici che dal quartiere Gries (fino al 1925 Comune a sé stante e nota località di cura e di soggiorno dell’impero asburgico) portano a San Genesio. Il percorso, che si distende tra piante sempreverdi, magnolie, fichi d’India, cipressi e cedri, permette di raggiungere Castel Guncina: ogni pianta che si incontra è etichettata con il suo nome in italiano, tedesco e con quello scientifico. La passeggiata – che quest’anno festeggia il 120° anniversario dell’inaugurazione del suo primo tratto – è in lieve pendenza e per ciò lungo il tragitto si incontrano numerose panchine sulle quali potersi riposare godendo di un suggestivo panorama sulla conca bolzanina e sui gruppi dolomitici che si innalzano a est. Non può mancare poi una gita a San Genesio, grazioso villaggio situato in posizione tranquilla a 1.100 metri sull’Altopiano del Salto, l’altopiano di larici più grande d’Europa. Il panorama sulle Dolomiti, sulla Valle dell’Adige, sulla Mendola e sull’Ortles accompagna ogni passo durante le attività sul Salto che mostra la sua bellezza in qualsiasi periodo dell’anno. A San Genesio vi aspettano 300 giorni di sole e 300 km di percorsi escursionistici e tematici – dal Sentiero delle leggende e il Sentiero “Guggn” sul Salto, al Sentiero del Legnaiuolo ad Avigna, fino al Sentiero di San Martino a Cologna – che invitano adulti e bambini a vivere a pieno la natura e scoprire i suoi segreti attraverso prati, boschi e incantevoli panorami.

Arabba e le Dolomiti
Arabba e le vette dolomitiche che la cingono in un caloroso abbraccio sono il luogo ideale per chi ama il movimento all’aria aperta, immersi nella quiete e nell’aria pura della natura. Trekking, ferrate, arrampicate, passeggiate con panorami mozzafiato: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Quando si arriva qui è tanta la voglia di scoprire, camminando, i sentieri più belli e le alte vette che fanno da sfondo a questi luoghi da favola. Tra i vari percorsi panoramici consigliata l’’uscita lungo il Sentiero Geologico di Arabba, percorso “ad anello” con 18 tappe che parte e arriva a Porta Vescovo (quota 2.478) ed è molto interessante per l’aspetto geologico ma altrettanto per l’aspetto botanico e storico (poiché attraversa zone teatro di avvenimenti bellici della Grande Guerra). Anche dal punto di vista paesaggistico è uno dei percorsi più belli delle Dolomiti: già alla partenza offre un’indimenticabile vista sulla Marmolada e, dal lato opposto, sul gruppo del Sella, prosegue poi per verdi prati, torrenti, laghetti e cascate e arriva in vetta al Pizac offrendo uno spettacolo veramente mozzafiato: Col di Lana, Tofane, Averau, Nuvolau, Lastoni di Formin e Croda da Lago, Sorapis e Antelao.  Il giro completo richiede 7/8 ore ma il Sentiero può essere percorso anche parzialmente.