Il nuovo film di Scott Cooper parte dai miti dei popoli nativi americani per raccontarci una storia horror fantastica da una parte, e terribilmente reale dall’altra. Scott Cooper ha scritto il film C. Henry Chaisson e Nick Antosca (di cui è il racconto da cui è tratto, The Quiet Boy) e prodotto da Guillermo del Toro.
Senza dubbio una garanzia ma non sono solo nello sviluppo della storia per gli appassionati del genere.
Antlers – Spirito Insaziabile recupera vecchie leggende degli indiani d’America, e i fan della serie X-Files troveranno un chiaro riferimento ad un episodio in particolare. La scelta di Cooper però non è solo di quella di spaventare, ma con una ottima coppia di attori come Keri Russel (molto nota per la serie tv The Americans) e Jesse Plemons ci introduce i due personaggi sorella e fratello che nella pellicola scopriamo essere stati in passato vittime di pesanti abusi da parte loro padre.
La pellicola si tiene su due linee quella degli abusi e i traumi subiti, cui fa riflesso una piccola comunità dove molti vivono grazie alla produzione di met, una droga molto diffusa nelle comunità “povere” degli Stati Uniti, a cui fa da contraltare la mitologia dei nativi-americani che un funge da metafora con l’arrivo della terribile creatura.
Tutta l’atmosfera di Antlers, anche nei toni e nella luce è scura e cupa, Keri Russell recita praticamente senza trucco, Lei è la giovane maestra Julia di questa sperduta cittadina dell’Oregon tornata alla casa doveva aveva subito gli abusi del padre raggiungendo il fratello minore che Paul (Plemons) che milita nella polizia locale, anche lui traumatizzato dal padre ormai scomparso.
La storia in breve ci conduce ad al giovane bimbo Lucas che attraverso i disegni sembra mostra a sua volta segni di abuso. In realtà è il terribile spirito che vediamo subito ad inizio pellicola ad essersi impadronito di suo padre e del fratello minore, che lui nutre con animali cercando di tenerli sottochiave.
La storia come tutti gli horror che si rispettino non ci dà scampo, scene gore decisamente violente e una sensazione che non sia possibile sfuggire al terribile spirito insaziabile.
La pellicola funziona decisamente anche per i più smaliziati appassionati del genere, discorso a parte per quelli con il cuore debole, che resteranno a dir poco terrorizzati. Forse l’unica nota negativa e che tutti personaggi e le situazioni siano solo in parte abbozzate, per lasciar poi spazio alla creatura insaziabile, ma senza dubbio la pellicola lascia anche l’amara riflessione sugli abusi che spesso subiscono tanti bambini, e Antlers non è solo che l’ennesima metafora, spesso veicolata con i film classificati come horror, ma che in realtà rappresentano con la fantasia il vero orrore delle vite di tanti innocenti.
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