Home Magazine Entertainment Giornate della Luce: tra gli ospiti Nichetti, Milani, Vukotic, Giordana e Costanzo

    Giornate della Luce: tra gli ospiti Nichetti, Milani, Vukotic, Giordana e Costanzo

    Undici edizioni e ancora la stessa luce: Le Giornate della luce, il festival che omaggia gli autori della fotografia del cinema italiano, ideato da Gloria De Antoni e da lei diretto con Donato Guerra, continua a raccontare il cinema italiano partendo dallo sguardo di chi, con la luce, costruisce immagini e visioni. Dal 7 al 15 giugno, Spilimbergo sarà il cuore pulsante della manifestazione, ma incontri e proiezioni si svolgeranno anche a Pordenone, Gorizia, Casarsa della Delizia, Ragogna, Codroipo, Gemona del Friuli e Sequals.
    «Le Giornate della Luce – dichiarano Gloria de Antoni e Donato Guerra – si confermano spazio vivo di approfondimento, dialogo e celebrazione di quella bellezza (in)visibile che si chiama fotografia cinematografica. E che, da Spilimbergo, continua a illuminare il nostro cinema». Nove giorni di proiezioni, masterclass, dibattiti, presentazioni di libri, mostre, premi e incontri con i protagonisti del cinema italiano.
    Ospite della serata di apertura, sabato 7 giugno, sarà Maurizio Nichetti, che presenterà il suo ultimo film AmicheMai. Arriveranno poi a Spilimbergo anche Riccardo Milani con il suo doc Io, noi e Gaber (lunedì 9 giugno)Milena Vukotic interprete de Il giovedì di Dino Risi (mercoledì 11 giugno), Marco Tullio Giordana con il suo Pasolini, un delitto italiano (venerdì 13 giugno), Saverio Costanzo, autore di Finalmente l’alba (domenica 15 giugno) e Barbora Bobulova, che sabato 14 giugno sarà l’ospite d’onore della serata di premiazione della XI edizione delle Giornate della Luce, condotta da Maurizio Mannoni.
    Il festival proporrà anche masterclass d’eccezione con Marco Tullio Giordana, Anne Riitta Ciccone e Lorenzo d’Amico de Carvalho, Hugh Welchman e Saverio Costanzo. Saranno i protagonisti di incontri che arricchiscono il panorama formativo e creativo della manifestazione.
    Tra i momenti centrali, l’assegnazione sabato 14 giugno del Quarzo di Spilimbergo Light Award – opera in mosaico realizzato dalla Friul Mosaic, cui si affiancano il Quarzo del pubblico e il Quarzo dei giovani: i tre autori della fotografia in concorso quest’anno sono Daniele Ciprì per Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta diretto da Gianluca Jodice, Carlos Alfonso Corral per I Dannati di Roberto Minervini e Daria D’Antonio per Parthenope di Paolo Sorrentino. Ad assegnare il Quarzo di Spilimbergo Light Award sarà la giuria capitanata da Susanna Nicchiarelli, con Gloria Satta, Riccardo Costantini, Davide Leone e Oreste De Fornari.
    Sabato 14 giugno sarà consegnato anche il Quarzo di Spilimbergo Short Award, dedicato ai cortometraggi con l’obiettivo di valorizzare le nuove voci del cinema breve attraverso l’attenzione alla qualità visiva e alla ricerca stilistica.
    Il Quarzo d’oro alla carriera, per il suo percorso coerente e coraggioso, che ha dato forma a un linguaggio visivo vivo, fuori dalle convenzioni e sempre contemporaneo, sarà assegnato quest’anno a Fabio Cianchetti. Maestro della luce e dello sguardo, è autore di una fotografia che ha attraversato più di quarant’anni di cinema italiano con libertà espressiva e una continua capacità di rinnovamento. Il suo è un lavoro che da sempre ascolta, osserva, capta le tensioni del set, le necessità del racconto, le intuizioni del regista per restituirle in un’immagine al tempo stesso concreta e poetica. Tra i tanti registi con cui ha lavorato: Roberto Benigni, Giuseppe Bertolucci, Giovanni Veronesi, Cristina Comencini, Davide Ferrario, Saverio Costanzo, Emanuele Crialese, Valeria Golino, Sergio Rubini e Francesca Archibugi.
    Infine, il premio Controluce per i mestieri del cinema e l’artigianato di Confartigianato Imprese Pordenone che, intrecciando cinema e artigianato, celebra il lavoro silenzioso, ma essenziale, di chi opera dietro le quinte. Quest’anno verrà riconosciuto il talento della truccatrice e acconciatrice Alberta Giuliani.

    LE MOSTRE
    La fotografia di scena rimane un tema prediletto delle Giornate della Luce. Ad aprire il festival 2025, sabato 7 giugno l’inaugurazione di Parthenope. Diario fotografico di Gianni Fiorito: un viaggio dentro l’universo visivo dell’ultimo film di Paolo Sorrentino. Madrina della serata, l’attrice Silvia Degrandi.
    Questa mostra è il racconto fotografico del film Parthenope e della sua lavorazione. Un ulteriore sguardo, quello del fotografo di scena Gianni Fiorito, che a volte si sovrappone a quello del regista in altre ce ne rivela le intenzioni andando a seguirne lo sguardo, i gesti. A volte diventa laterale a enfatizzare particolari nascosti, in altre diretto, quello degli attori, invitati a guardare nell’obiettivo e a disvelare l’essenza stessa del loro personaggio. La mostra, in collaborazione con CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, sarà visitabile fino al 29 giugno (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì 15.00-18.00 – sabato e domenica 10.30-12.30 / 15.00-18.00).
    Gli anni ’70 nel cinema italiano del nuovo millennio, a cura di Antonio Maraldi, è la mostra che sarà ospitata allo Spazio Linzi di Spilimbergo dall’8 al 29 giugno (tutti i giorni 10.00-12.00 / 16.00-19.00). I ’70 visti dal cinema italiano degli ultimi decenni sono anni duri, caratterizzati da avvenimenti fortemente drammatici sul piano civile come il caso Moro (Buon giorno, notte di Marco Bellocchio) o come l’omicidio di Peppino Impastato (I cento passi di Marco Tullio Giordana). Sono anni in cui l’impegno politico trova nuove forme di espressione, in particolare a Bologna (Lavorare con lentezza di Guido Chiesa, Paz! di Renato De Maria). Ma anche altrove si registra un’aria di irrequietezza (Radiofreccia di Luciano Ligabue). Non mancano poi pellicole che toccano piccola (Io non ho paura di Gabriele Salvatores) e grande criminalità (Romanzo criminale di Michele Placido e la successiva serie tv, diretta da Stefano Sollima). Uno sguardo più conciliante lo si può incontrare in una serie di titoli (da La prima cosa bella di Virzì a Anni felici di Luchetti, passando per Bar Sport di Martelli e La kryptonite nella borsa di Cotroneo) di taglio più quotidiano. Accanto poi a film di grande respiro come La meglio gioventù di Giordana c’è posto anche per un “amarcord” personale e giovanile quale Tutto l’amore che c’è di Sergio Rubini, tra turbamenti e aspirazioni adolescenziali. Tutti i film qui ricordati sono stati documentati da alcuni dei migliori fotografi di scena delle ultime generazioni, il cui lavoro è raccolto nel fondo CliCiak della Biblioteca Malatestiana del Centro Cinema Città di Cesena, da cui provengono le foto della mostra.
    La mostra Volti e mani del cinema. Gli artigiani del Friuli Venezia Giulia – in collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone, CATA Artigianato FVG, FVG Film Commission / PromoTurismo FVG –è un tributo ai saperi artigiani e alle maestranze del Friuli Venezia Giulia che, con competenza, creatività e dedizione, hanno contribuito in modo essenziale alla realizzazione di numerose produzioni cinematografiche ambientate nel territorio. Una raccolta che vuole restituire visibilità a chi opera lontano dai riflettori, ma con il proprio contributo rende possibile la magia del cinema, facendo del Friuli Venezia Giulia non solo un set naturale, ma anche una terra di eccellenza artigiana e creativa. La mostra sarà aperta dal 9 al 29 giugno (dal lunedì al venerdì 8.00-13.00) nella sede di Confartigianato di Spilimbergo in Piazza Garibaldi.
    A raccontare il rapporto tra cinema e cucina la mostra fotografica A tavola con Paul Ronald, fotografo di scena per Fellini, Scola e Pasolini, che si propone di far vedere come il cinema di casa nostra abbia raccontato, in questo scorcio di nuovo secolo, ciò che succede attorno alla tavola e ai suoi commensali. Le foto di scena provengono dall’archivio privato del curatore. A ospitare la mostra a Spilimbergo, aperta durante il festival, una serie di locali, ristoranti e osterie cittadine. La mostra, in collaborazione con Confcommercio, è curata da Antonio Maraldi.

    LIBRI IN LUCE
    Per questa 11^ edizione, Le Giornate della Luce propongono, in collaborazione con Premio Sergio Amidei, Via della Creatività e BorGO Cinema, la presentazione a Gorizia di due volumi legati alla settima arte.
    Luchino Visconti – Epistolario 1920-1961, curato da Caterina d’Amico de Carvalho e Alessandra Favino (Edizioni Cineteca di Bologna, 2024). Questo libro copre gli anni dal 1937 al 1961 (con un piccolo antefatto nel 1920), un periodo cruciale per la nascita e la consacrazione del mito Visconti.
    E poi Fantasmi urbani. La memoria dei cinema di Roma (Palombi Editore) di Silvano Curcio: un articolato percorso di ricomposizione della memoria di oltre 160 ex cinema: da quelli della città storica e dei quartieri moderni, fino alle sale delle periferie e ai cineclub.

    BOOKCIAK, AZIONE!
    Torna anche quest’anno alle Giornate della Luce Bookciak, Azione! – il concorso cine-letterario ideato è diretto da Gabriella Gallozzi –rinnovando la preziosa collaborazione avviata ormai da anni. Sarà l’occasione per mostrare al pubblico di Spilimbergo i bookciak: corti sperimentali ispirati ai libri dell’editoria italiana indipendente (a loro volta vincitori di Bookciak Legge) realizzati da giovani filmmaker, premiati lo scorso agosto alla Mostra del cinema di Venezia dal presidente onorario di giuria Tahar Ben Jelloun, nell’ambito del tradizionale evento di preapertura delle Giornate degli Autori.

    Le Giornate della Luce sono ideate da Gloria De Antoni e dirette con Donato Guerra, organizzate dalla associazione culturale Il Circolo con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Città di Spilimbergo e di Fondazione Friuli. Quest’anno il festival collabora per la prima volta con il CSC – Cineteca Nazionale.
    Tra i partner della manifestazione AIC – Associazione Italiana Autori della Fotografia, Fondazione Università Ca’ Foscari, CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, Premio Bookciak, Azione!, la Cineteca del Friuli, FAI – Fondo Ambiente Italiano (delegazione di Pordenone) con il contributo di Friul Mosaic, Banca 360 FVG e CATA artigianato FVG. Nel 2024 è stato sostenuto dal MiC.

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