Cala il sipario sulla XXII edizione dell’Asian Film Festival diretto da Antonio Termenini, che si è svolta al cinema Farnese di Roma dall’8 al 16 aprile 2025. Ad annunciare i vincitori la giuria composta da Giulio Base, Gianluca Arnone e Luca Bove.
Il Premio Miglior Film è stato assegnato al film vietnamita Cu Li Never Cries di Pham Ngoc Lân, già vincitore del premio per la miglior opera prima alla Berlinale 2025. “Un ritratto intimo di una donna alle prese con il passato. Girato in un bianco e nero che sembra filtrare il tempo, Cu Li Never Cries è un film che resta. Resta nello sguardo dell’attrice, straordinaria nella sua presenza silenziosa; resta nell’atmosfera sospesa, in bilico fra il decadente e il nostalgico, fra l’assurdo e il tenero. È un’opera che non cerca effetti, ma lavora di sottrazione, lasciando affiorare la tristezza con grazia, quasi con pudore. E proprio per questo, forse, è memorabile: perché ci tocca dove siamo più fragili, senza mai forzare, come solo il vero cinema sa fare”.
Il Premio alla Migliore Regia è andato al film cinese The Unseen Sisters di Midi Z, che racconta l’arrivo destabilizzante di una sorella nella vita di un’attrice. “Un thriller autoriale, rigoroso e consapevole, che scava nel cuore del cinema stesso. Con “The Unseen Sister”, Midi Z firma un’opera solida, costruita con maestria e misura, dove il gioco del cinema nel cinema non è mai compiacente ma funzionale al racconto. Ogni scelta registica – dal ritmo serrato alla composizione delle inquadrature – rivela un controllo pieno del mezzo, una visione chiara, una mano sicura. È un film che si muove tra realtà e finzione con intelligenza e tensione, restituendo al genere una nobiltà rarefatta, da grande artigianato d’autore”.
Il Premio al Film più Originale è stato assegnato ex aequo al film indonesiano Tale of the Land di Loeloe Hendra Komara e al film del Myanmar Ma-Cry of Silence di The Maw Naing.
“Tale of the Land” è la storia di una giovane indigena legata alla terra dei suoi antenati. Un film di grande impatto visivo. Un mondo visionario tra terra e acqua, mostrato con uno stile poetico ed evocativo, disseminato da affascinanti metafore cinematografiche alla scoperta delle tradizioni del popolo indonesiano. Una tragedia familiare diventa universale per raccontare un dramma collettivo tra la magia dell’onirico e il dramma della realtà, tra il mito e la storia”.
“Ma-Cry of Silence” mostra la resistenza silenziosa di donne operaie in una fabbrica in Myanmar. Con coraggio e vigore prende vita sul grande schermo una storia vera, tutta al femminile, di rivendicazione e riscatto sociale. In un microcosmo asfissiante di sfruttamento e violenza, alcune donne si ribellano alla prepotenza del capitalismo, facendosi protagoniste della propria vita, in un dramma silenzioso e assordante. Il regista The Maw Naing trova la giusta distanza dal materiale narrativo, riuscendo a costruire un testo filmico toccante e riflessivo, alternando con successo le tradizioni e le innovazioni del linguaggio cinematografico”.
Il Premio Miglior Attore è stato assegnato ex aequo a Yu-Ning Tsao e Hsiu-Fi Liu, protagonisti della pellicola Pierce della regista di Singapore Nelicia Low, la storia di due fratelli legati da segreti e passione per la scherma. Per aver incarnato con straordinaria precisione la danza sottile tra inganno e verità, colpa e desiderio, costruendo una relazione fraterna fatta di maschere, silenzi e tensioni sotterranee. Liu dona al giovane Zijie una dolcezza vulnerabile che si fa strada tra i dubbi e la lealtà, mentre Tsao incarna Zihan come un enigma, il cui volto imperscrutabile cela abissi di ambiguità morale. Insieme, rendono Pierce un thriller dell’anima, dove ogni gesto è una stoccata emotiva.
Il Premio alla Migliore Attrice è stato assegnato a Laura Basuki, protagonista del film indonesiano Yohanna di Robby Ertanto, storia di una suora che scopre lo sfruttamento minorile durante una missione umanitaria. Il premio “per aver dato vita a un personaggio di profonda intensità e umanità, attraversato da un conflitto morale che si riflette in ogni gesto, sguardo e silenzio. Con misura e partecipazione, Laura Basuki interpreta una donna dilaniata tra fede e realtà, rendendo “Yohanna” un dramma toccante e universale”.
Anche quest’anno l’Asian Film Festival ha visto la partecipazione attiva delle giurie universitarie, che hanno assegnato i premi speciali ai film selezionati per la sezione Newcomers e per la prima volta da quest’anno per la sezione Cortometraggi. I riconoscimenti sono stati attribuiti da due importanti realtà accademiche romane: l’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) e la Rome University of Fine Arts (RUFA), attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti, che hanno valutato le opere con passione, competenza e sguardo critico.
La giuria UNINT ha premiato A Girl with Closed Eyes di Chun Sun-young come Migliore Film della sezione Newcomers. Giallo psicologico, che vede la detective Min Ju alle prese con un omicidio che coinvolge una sua amica d’infanzia. Il premio va “per l’efficace unione di intensità narrativa e cura visiva. Il film affronta con sensibilità temi come la solidarietà femminile, l’abuso e il trauma psicologico, costruendo personaggi credibili e profondi. La regia valorizza l’atmosfera del racconto attraverso un uso attento di luci e scenografia. Il finale sorprendente rafforza il messaggio del film e ne arricchisce la struttura”. Un’opera toccante e ben realizzata, che ha convinto pienamente la giuria.
La giuria RUFA ha assegnato il Premio Migliore Cortometraggio a Playground di Yaxing Lin. Un dialogo intimo tra una figlia e la sua giovane madre, specchio di due generazioni che si incontrano all’età di 25 anni. Il premio va “per la delicatezza con cui racconta il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Il corto alterna toni realistici e fiabeschi, mettendo in luce l’assenza di una figura di riferimento e la fragilità dell’infanzia. La regia contrappone con efficacia lo sguardo innocente della protagonista alla durezza del mondo reale, offrendo una riflessione intensa e poetica sulla crescita”.
La XXII edizione dell’Asian Film Festival è stata realizzata con il contributo di: Direzione Generale Cinema-MiC, Regione Lazio, Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam, Ambasciata della Thailandia, Tourism Authority of Thailand, Ambasciata dell’Indonesia, Istituto di Cultura Coreano in Italia. L’Asian Film Festival è un’iniziativa in collaborazione con: Ministero degli Affari Esteri, Elephant Pictures, UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma, Cinema Farnese Arthouse, Ho Chi Mnh City International Film Festival, Oltre lo specchio Film Festival, Associazione Italia Asean, Associazione Italia-Filippine, Fabio Truffa, Danang Asian Film Festival, THACCA, RUFA – Rome University of Fine Arts, Singapore International Film Festival, QCinema. La manifestazione gode del patrocinio di Roma Capitale. Il Japan Day gode del patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura.