A Coltiviamo l’Italia a Ferrara, iniziativa replicata anche nelle altre regioni da Fdi, interviene l’eurodeputato Cavedagna: «La zootecnia, il vino e l’ortofrutta dell’Emilia-Romagna non sono un problema da risolvere, ma un’eccellenza da difendere. L’Europa deve smettere di imporre regole scollegate dalla realtà e tornare a sostenere chi produce, trasforma, crea valore». A dichiararlo è Stefano Cavedagna, europarlamentare di Fratelli d’Italia nel gruppo ECR, che sottolinea come lunedì a Strasburgo Fratelli d’Italia ha presentato il documento “Forte, sovrana, competitiva”, una visione dell’agricoltura in grado di rispondere alle urgenze e alle sfide del settore primario anche per territori come l’Emilia-Romagna.
A partire dai mezzi tecnici a disposizione dei produttori. «Il processo di autorizzazione per i nuovi prodotti fitosanitari deve essere più rapido e devono essere resi disponibili maggiori mezzi per l’autorizzazione – evidenzia l’europarlamentare -. Fino a quando le alternative non saranno registrate e ampiamente disponibili, le sostanze esistenti non devono essere vietate prematuramente, poiché ciò metterebbe a rischio la sicurezza alimentare e la stabilità economica. Abbiamo visto con la filiera ortofrutticola, e le pere dell’Emilia-Romagna ne sono un esempio, cosa voglia dire togliere molecole per la difesa senza dare alternative agli agricoltori».
Tra alluvioni, gelate tardive e grandinate, il territorio emiliano-romagnolo è stato colpito a più riprese negli ultimi anni. «Gli imprenditori agricoli devono avere nuovi strumenti per la gestione del rischio, che possano tutelare l’attività da shock economici, disastri climatici, malattie animali, fitopatie ma anche dalle fluttuazioni del mercato – rimarca Cavedagna. La nostra visione prevede di salvaguardare le carni naturali da quelle sintetiche e i vini dalla stigmatizzazione, fino all’ortofrutta, che per l’Emilia-Romagna è una eccellenza da proteggere».
Si può ancora costruire un futuro migliore: «Grazie anche all’azione del Governo Meloni e del ministro Lollobrigida, sosteniamo una visione alternativa, fondata sulla sovranità alimentare, la sussidiarietà, la sicurezza e la competitività. Con la nostra visione del settore primario, l’agricoltura dell’Emilia-Romagna può guadagnare competitività: è fondamentale difendere il nostro patrimonio agroalimentare per valorizzare chi, ogni giorno, lavora nei campi e nelle stalle per garantirci qualità, sicurezza e identità. Va sostenuto anche generando un reddito equo».