Si è tenuta a Roma, nella Sala Giacomo Matteotti presso la Camera dei Deputati, la prima edizione degli Stati Generali per la Sostenibilità della Salute – titolo Il Costo della Salute – organizzata dalla Fondazione Boscacci con il supporto dell’Università degli Studi di Milano HEAD-Centro di Ricerca e Alta Formazione in Health Administration. «Obiettivo dell’incontro – ha spiegato Fabio Boscacci presidente dell’omonima fondazione – è creare un tavolo permanente di lavoro che coinvolga tutti i portatori di interesse del comparto della Sanità, pubblica e privata per trovare, insieme, le soluzioni più efficaci al fine di garantire a tutti i cittadini, soprattutto ai più fragili, una sanità più efficiente e sostenibile».
Dopo i saluti del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica On. Gilberto Pichetto Fratin, ha aperto i lavori la promotrice dell’evento, l’On. Simona Loizzo, componente della Commissione Affari Sociali nonché Primario ospedaliero, la quale ha sottolineato la necessità della prevenzione e della razionalizzazione delle spese tenendo conto delle esigenze di ciascun territorio in un Paese la cui popolazione è tra le più anziane in Europa. Andrea Costa, Consigliere del Ministro per le strategie d’attuazione del PNRR, ha sottolineato l’importanza di costruire un nuovo Sistema Sanitario Nazionale che si prenda cura della persona, non solo della malattia. «Il PNRR rappresenta un’opportunità e una sfida per venire incontro alle necessità della sanità e dare le risposte migliori. La salute non è mai un costo ma un investimento – ha affermato Costa – Dobbiamo uscire dalla logica della valutazione del farmaco e della terapia legata al costo». Il Prof. Federico Lega, Ordinario di Economia e management sanitario presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università Statale di Milano, ha ricordato che «nel 2050 oltre il 50% della popolazione avrà più di 70 anni; è necessario pertanto passare da un sistema di cura ad un sistema che mantenga la qualità della vita anche attraverso la prevenzione”. Inoltre “in Spagna esistono team di medici e infermieri per le cure primarie di prossimità che sono ad investimento zero. Questa è la chiave per la sostenibilità». Il Prof. Giuseppe Assogna, Presidente SIFEIT rileva che: «La prima cosa da fare è passare da una sanità dei servizi ad una sanità degli esiti. Fondamentale è “governare le spese. Nel 2025 ci aspettiamo 20 nuove terapie innovative». Massimo Scaccabarozzi, Presidente della Fondazione Menarini, ha denunciato che «di fronte all’innovazione, il nostro Paese ha un approccio vecchio, più legato alla misurazione dei costi che ai risultati ottenuti (outcome)». L’Assessore Manuela Lanzarin, Presidente AGENAS, ha sostenuto la necessità di uscire dalla visione definita “ospedale-centrica”, che ha mostrato tutti i suoi limiti, preferendole un’ottica di prossimità. Claudia Biffoli, Direttore Divisione IV Farmaceutica e biotecnologie della Direzione Generale, ha ribadito l’importanza della produzione di farmaci per i malati cronici, settore in cui il nostro Paese eccelle, che ha perso purtroppo investimenti a differenza di altre nazioni (ad es. la Cina). Cosimo Damiano Capolupo, Vicedirettore Generale della Banca Popolare del Lazio, ha illustrato che: «L’intervento dei privati così come del Terzo settore e No-profit possono avere un ruolo prezioso nel garantire la sanità pubblica, bene fondamentale per il nostro Paese». Robert Nisticò, Presidente AIFA, – in collegamento – ha illustrato come si riesca «a negoziare l’acquisto dei farmaci più innovativi, per terapie geniche e, più in generale, per le malattie rare, ottenendo una riduzione dei costi fino al 30%», farmaci e schemi terapeutici da valutare sempre in base alla loro effettiva efficacia.