Ad Arabba lo sci è un’esperienza unica, sin dall’apertura degli impianti. Chi sceglie Arabba per una vacanza sugli sci sa che c’è una cosa da non perdere in assoluto: lasciare i segni del proprio passaggio prima di tutti gli altri sul manto immacolato delle piste del comprensorio, la mattina presto, quando ancora la neve è intonsa e si possono ammirare le righe di battitura del gatto delle nevi. Non solo. Ad Arabba le piste sono tante, tutte belle e davvero sfidanti: 62 km di discese che diventano 480 se si considerano i collegamenti sci ai piedi con le valli vicine, l’accesso diretto ai 1.200 km di piste del Dolomiti Superski, e 5 piste nere tra le più adrenaliniche della Skiarea e dell’intero Dolomiti Superski (da non perdere la Fodoma, uno dei tracciati più spettacolari dal punto di vista tecnico, perfetto per mettere alla prova la propria sciata). Un vero paradiso! Una settimana bianca ad Arabba lascia anche il tempo di cimentarsi nei due skitour più famosi dell’intero arco alpino: la Sellaronda, il famoso “giro dei quattro passi” lungo ben 40 km, e quello della Grande Guerra, un anello sciistico di circa 80 km che gira attorno al Col di Lana e deve il suo nome al fatto che attraversa i luoghi che hanno visto soldati italiani ed austroungarici combattere l’uno contro l’altro nella Prima Guerra Mondiale.
Pit stop del gusto
Che sia un veloce stop-and-go sulle piste o un pranzo più rilassato in quota o a valle, l’offerta gastronomica di Arabba è ampia: nei rifugi, nei ristoranti e nei locali si può gustare il meglio della tradizione culinaria ladina con una cucina di montagna sana, genuina, di qualità e molto varia, dal classico uova, speck e patate allo stinco al forno, dallo strudel alla vaniglia a gustose grigliate e fumanti zuppe. Di giorno in pista in una delle accoglienti baite in quota, di sera negli eccellenti ristoranti del paese, dove l’esperienza food&drink diventa un allegro momento di condivisione e un tuffo nella cultura gastronomica locale. Focus sulle materie prime, locali e stagionali, sul servizio eccellente e su un panorama che toglie il fiato.
Hospitality
Hotel, B&B, residence e appartamenti: ad Arabba l’ospitalità è davvero speciale. Strutture accoglienti e dall’atmosfera calda e familiare, ognuna con la sua identità e la sua storia, dove il soggiorno è semplicemente relax, comfort, no stress, da vera vacanza in montagna. La scelta è varia: dalle soluzioni più indipendenti che lasciano all’ospite la libertà di scegliere i ritmi della propria giornata agli hotel benessere con spa e offerta gastronomica di livello per regalarsi soggiorni indimenticabili.
Passeggiate “consapevoli”
Forest Bathing & Mindfulness nel cuore del bosco? Ad Arabba è un’esperienza di pura magia: camminare a passo lento sulla neve non battuta, circondati dal silenzio del bosco e da panorami che tolgono il fiato, è non solo un’occasione per ammirare la bellezza della natura in inverno ma anche per svolgere facili esercizi di consapevolezza, attivazione e rilassamento, con semplici posizioni yoga, esercizi di respirazione, ascolto attivo, osservazione. Un “bagno nel bosco” di Arabba diventa una bellissima passeggiata “consapevole”, una pratica di meditazione guidata con l’unico obiettivo di prendersi del tempo per se stessi ed imparare a riattivare i propri sensi per una vita più consapevole (prossime date 12, 19, 25 febbraio).
Anche una ciaspolata tra gli alberi carichi di neve su sentieri poco battuti può diventare un’esperienza meditativa: in contatto totale con la natura lo spirito si ritempra, il respiro scandisce i passi sul manto innevato e il cuore si apre ad ogni vista spettacolare. Consigliata la passeggiata da Passo Campolongo in direzione Passo Incisa.
Skialp alla scoperta di luoghi incontaminati
Arabba è uno scrigno che custodisce perle preziose, da scoprire a passo lento. In questa dimensione magica eppure a misura d’uomo è un piacere andare alla scoperta di luoghi insoliti e incontaminati, con un’esperta guida alpina che possa anche raccontare aneddoti e storie del luogo. Da non perdere l’escursione di sci alpinismo che dal suggestivo Castello di Andraz porta al monte Sief, a 2424 metri di quota. Un’esperienza naturalistica ma al tempo stesso storica e culturale che si svolge nel gruppo del Col di Lana, teatro di sanguinosi scontri durante la Prima Guerra Mondiale, in prevalenza fra radi boschi e ampi pendii fino alla cresta sommitale del monte. La piacevole salita in un ampio spazio aperto e incontaminato permette alla vista di spaziare a 360° sulle più belle cime dolomitiche e su tutta la valle di Fodom. Al rientro, la meritata discesa lungo i pendii innevati del Monte da Ciastel non può che essere ricca di emozioni e adrenalina.