La questione dei fertilizzanti chimici e del loro utilizzo è al centro di numerose discussioni, soprattutto in base alle indicazioni europee su un futuro sempre più green. Ma, proprio grazie a questo dibattito sempre aperto, la creatività e l’innovazione hanno portato a nuove strade per aumentare le produzioni agricole nel giusto rispetto della natura.
Le proposte di ILSA e i prodotti agricoli
Il progetto di ILSA non mira semplicemente a creare dei concimi organici ed ecosostenibili, ma si orienta verso la sostenibilità fin dalla loro produzione. La CO2 che inevitabilmente viene rilasciata, infatti, l’azienda la compensa con la4 piantumazione di alberi nel mondo.
I fertilizzanti per l’agricoltura biologica di ultima generazione, ad esempio, sono costituiti da un rilascio “intelligente” di azoto, a seconda della richiesta della pianta. La base proteica è garantita da matrici organiche sia efficaci, sia non inquinanti.
Ma ILSA propone anche biostimolanti, utilissimi per una crescita rapida delle varie colture: aminoacidi, azoto organico, fosforo, potassio e altri elementi aiutano le piante a conseguire uno sviluppo naturale più veloce. Infine, tra le proposte per aziende produttrici, mette in campo le sue conoscenze e tecniche in formulazioni liquide o solide su misura, da adeguare alle esigenze specifiche.
Le coltivazioni cui si possono applicare tali prodotti vanno dai cereali agli ortaggi e dalla vite agli alberi da frutto.
Come la ricerca implementa la produttività
Come già detto, molti fertilizzanti e biostimolanti hanno caratteristiche migliori grazie al processo di idrolisi enzimatica. Tale processo avviene in modo che gli enzimi non vadano a danneggiare gli aminoacidi, preservandone la natura e quindi l’efficacia. Il prodotto finale è un concime o biostimolante efficiente e stabile nel tempo, garantendo i risultati sul lungo termine.
Ogni concime e biostimolante, inoltre, dovrebbe presentare caratteristiche diverse a seconda della coltura dedicata: quelle che crescono in terreni più calcarei come fragole, pomodori, patate o vite necessitano di contenuti maggiori di calcio e magnesio. Più ferro invece è necessario per gli agrumi e le piante tipiche dell’orto che, specie in mancanza di terreni ferrosi, devono poter contare su una fonte alternativa.
Infine, vi sono fertilizzanti in grado di rendere il letto di semina accogliente e idoneo a svariati tipi di colture: si tratta di prodotti dove fanno la differenza l’alto contenuto di carbonio e di sostanza organica. La struttura porosa di un terreno viene implementata dal concime, che aumenta così la disponibilità di acqua, sostanze nutritive e persino spazio per radici più profonde e stabili.