Nei primi anni Sessanta, quando il grande Pietro Germi portò sul grande schermo Divorzio all’italiana, si pensò nel resto del panorama tricolore che la situazione siciliana del momento – tra vendicative storie di gelosia e delitti d’onore – sarebbe potuta risultare un importante argomento tutto da deridere attraverso pellicole intrise di humour nero e graffiante, tipico della Commedia all’italiana che stava allora spopolando.
Infatti si svolge in un paese della Sicilia dove i due giovani perditempo Toto Cacace (Gérard Blain) e Nicola Badalà (Nino Castelnuovo) si macchiano di un gesto imperdonabile compiuto con irrefrenabile voglia di divertimento: durante un temporale s’imbattono nell’inerme Rosaria Trizzini (Annette Stroyberg), la quale, sola e al riparo dalla pioggia, viene presa di forza e coinvolta in una vera e propria violenza carnale. La situazione arriva subito all’orecchio del paese, dove ormai Toto e Nicola sono visti come due criminali, e, una volta catturati dalla polizia, vengono portati verso un lungo processo giudiziario che coinvolge individui particolari come l’avvocato Giorgio Mazzanò (Vittorio Gassman) e, addirittura, la mafia locale.
Difficile pensare oggi, nel 2024, come un tempo in Italia si costruissero commedie amare attorno ad una tematica scottante come quella dello stupro; eppure Andrei con La smania addosso riuscì ad arrivare a tanto, cercando di affondare il bisturi dell’analisi sociale dell’epoca in modo altamente incisivo.
Una storia che mette alla berlina la mentalità sicula dei primi anni Sessanta forse in modo anche più cattivo e senza freni rispetto al Germi di quel periodo, tra caratterizzazioni di uomini ridicoli, vittime di un sistema abbastanza malandato, e riuscendo a mostrare a dovere come la donna risultasse piuttosto maltrattata allora, mai assecondata e sostenuta nella giusta maniera.
La smania addosso è quindi un’opera che ancora oggi stranisce: un vero e proprio esempio di come una volta nel nostro paese si era capaci di fare della denuncia su argomenti seri tramite l’utilizzo della risata intelligente (d’altronde, qui si prendono alla leggera lo stupro, il maschilismo imperante e gli uomini d’onore).
Uno spaccato che testimonia quanto coraggio sapevano mostrare determinati autori, considerando che tra i diversi sceneggiatori figura Alberto Bevilacqua e che a curare i dialoghi è addirittura Leonardo Sciascia.
Con il trailer quale contenuto speciale, è Mustang Entertainment a riscoprire su supporto dvd quest’opera dimenticata il cui cast, oltre ai giovani Blain, Castelnuovo e Stroyberg e ad un Gassman atto a regalare un laido avvocato tutto da ridere, include Ernesto Calindri, Mariangela Giordano, Leopoldo Trieste, Lando Buzzanca, Tano Cimarosa e Gino Cervi.
Mirko Lomuscio