Il titolo The strangers – Capitolo 1 parla chiaro: in arrivo nelle sale cinematografiche italiane il 28 Novembre 2024, si tratta del primo tassello di una trilogia horror thriller ispirata a The strangers, già cult del filone home invasion diretto nel 2008 da Bryan Bertino.
È invece il Renny Harlin regista, tra gli altri, del quarto Nightmare e del secondo Die hard a firmare il nuovo trittico reboot che, senza perdere tempo, in questa prima occasione porta immediatamente in scena la coppia di giovani formata da Maya e Ryan, ovvero la Madelaine Petsch del teen drama Riverdale e il Froy Gutierrez della serie televisiva Teen wolf.
Giovani che, a causa di un inaspettato guasto all’automobile, si trovano costretti a trascorrere la notte in un cottage isolato situato in una città piuttosto inquietante; finendo, come da tradizione del franchise, nelle mire di tre sconosciuti che cominciano a muoversi nell’ombra, dentro e fuori dall’abitazione.
Sconosciuti dai volti nascosti dietro consuete maschere e i cui minacciosi atti iniziano quasi subito; man mano che, come avvenuto già nei due precedenti lungometraggi, si fa sentire non poco la lezione impartita dal John Carpenter di Halloween – La notte delle streghe, con i potenziali assassini che compaiono silenziosamente sullo sfondo alla maniera di Michael Myers.
Ma, proprio a partire da questo aspetto, mentre la colonna sonora include classici del calibro di Nights in white satin dei Moody Blues e We’re not gonna take it dei Twisted Sister, a risultare assente in The strangers – Capitolo 1 è una certa mancanza di personalità.
Intendiamoci, Harlin è sempre stato considerato un cosiddetto “shooter” anziché un vero e proprio autore, ma nei suoi lavori non è mai assente, bene o male, quel guizzo o momento tecnicamente interessante che ne lascia avvertire la presenza dietro alla macchina da presa; qui, invece, sembra essersi limitato ad accentuare i fotograficamente cupi toni di una caccia all’uomo che si consuma per lo più al chiuso in un’ora e mezza circa di visione priva di colpi di scena capaci di risultare tali.
Un’ora e mezza circa che, con un’ultima sequenza posta durante lo scorrimento dei titoli di coda, non offre dunque assolutamente nulla di nuovo rispetto a quanto inscenato da Bertino e Roberts; rendendo The strangers – Capitolo 1 uno spettacolo “telefonatissimo” agli occhi degli smaliziati horror fan e capace di sorprendere, di conseguenza, soltanto i profani del genere… fino ad un epilogo chiaramente lasciato aperto per i due successivi episodi già in arrivo.