Sono i racconti scritti dallo stesso Antonio Agrestini che canta all’interno della colonna sonora i brani Se casca er monno e Anime sbullonate la fonte d’ispirazione del lungometraggio che, nelle sale cinematografiche a partire dal 20 Novembre 2024, presenta proprio il titolo della seconda delle due canzoni citate.
Il lockdown dovuto all’emergenza da Coronavirus del 2020 e che fa da sfondo anche a Er canarino, in cui il silenzio assordante del volatile in questione preoccupa non poco il pensionato protagonista, e Er mezzo matrimonio, con una giovane coppia che, costretta ovviamente a stare chiusa in casa, improvvisa fintamente la cerimonia nuziale.
Ma, se ‘na stella regala qualche risata nel mostrare le conseguenze dell’insolito regalo di San Valentino che un ragazzo avaro compra per la propria innamorata, i più divertenti dell’insieme si rivelano senza alcun dubbio Porvere, che lo precede, e Erori de stampa, che invece giunge subito dopo. L’uno incentrato su un venditore di aspirapolvere destinato ad incappare in una poco ospitale vedova che finisce per mettere a durissima prova la sua pazienza, l’altro, non privo di humour nero, riguardante un ultra-trentenne disoccupato che arriva ad inventarsi un lavoro dopo che un errore di stampa su alcuni volantini gli provoca una serie di guai.
Un segmento che, intriso di solitudine, chiude degnamente un simpatico collage a base di personaggi tanto sfortunati quanto buffi portati in scena da un cast decisamente in forma costituito da Veronica Di Giacobbe, Claudio Camilli, Alessia Rocco, Gaetano Mosca, Laura Nardi, Eleonora Marcoaldi, Ilaria Mariotti, Daniele Marinicio, Marcello Di Giacomo, Alessandra Ferro, Giammaria Cauteruccio, Eleonora Luneville, Matteo Quindi, Chumobi Rawi Nnodi e Annamaria Annibaldi.
Un collage trasudante leggerezza e tanta genuina romanità e che Riccardo Camilli, come già fatto tramite i precedenti Peggio per me e Guarda chi si vede, mette in piedi in Anime sbullonate sfruttando i pochissimi mezzi a disposizione ma dimostrando, al contempo, che anche senza essere sorretti da una grossa produzione è possibile concretizzare godibili elaborati in fotogrammi nello spirito della vera e sempre più lontana Commedia all’italiana.