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Horizon – An America Saga – Capitolo 1, Il vecchio West di Kevin Costner

Horizon – An America Saga – Capitolo 1 è il nuovo film diretto e interpretato da Kevin Costner, anche co-sceneggiatore del film al fianco di Jon Baird (“The Explorers Guild“) e produttore attraverso la sua Territory Pictures e distribuito da Warner Bros. Pictures, sarà in sala dal 4 luglio.

E’ la storia del Vecchio West che parte dal 1859 per muoversi durante gli anni della guerra civile americana (1861-1865), in un viaggio emotivo per portare ancora una volta la storia di come l’espansione degli Stati Uniti d’America si andata avanti con tutte le sue inevitabili divisioni.
Kevin Costner sceglie il caro vecchio west alla vecchia maniera, con quel tocco di realtà che gli seppe dare Sergio Leone che sicuramente avrebbe apprezzato l’opera. Un film monumentale: la prima parte di tre ore, anche se per molti sarebbe stato più logico il piccolo schermo e per diluire la storia assieme alle tante serie tv
Sinceramente l’opera diretta in modo splendido con grandi respiri e paesaggi può essere solo vista su grande schermo, nel buio di una sala per apprezzare appieno il lavoro.
Se con Balla coi lupi nel 1990 aveva dato a Costner gloria e soldi e nonostante la sua carriera sia anche costellata di progetti ambiziosi falliti, e questo American Saga corre grandi rischi, la scelta di voler, anche attingendo alle proprie risorse economiche, realizzare questo progetto rende questa Saga un’opera imperdibile.
Un grande cast che vede oltre allo stesso Kevin Costner, Sienna Miller, Abbey Lee, Jena Malone, Isabelle Fuhrman, Wase Chief, Ella Hunt, Luke Wilson e Hayes Costner.
La scelta del cowboy Costner è stata quella di realizzare un film alla vecchia maniera in tutti i sensi, forte forse del grande seguito che gode nel suo ormai vasto pubblico di tutte le età, ben consolidato dalla serie tv  Yellowstone, è una scelta dedicata proprio suoi numerosi fan.
Alla sua presentazione a Cannes, la critica ha parlato di un vecchio western, dell’aver puntato per certi versi sull’usato sicuro, niente di più errato.
La scelta di tornare ai capitoli cinematografici il primo in uscita il 4 luglio il prossimo il 15 agosto è coraggiosa, ma senza dubbio “l’orizzonte” di Costner è difficile e complicato come quello che affrontarono i coloni bianchi nelle terre selvagge, scontrandosi con le popolazioni native. L’opera per avere un seguito di una terza e quarta parte attende ora il responso del pubblico al botteghino.
Probabilmente, e sinceramente lo speriamo, il pubblico nostalgico nel nostro paese amerà questo ritorno, ai carri, agli apache alla cavalleria americana in una storia a più livelli che si svolge in tanti stati americani.
Una cartolina d’amore di Costner per il selvaggio West, dove astutamente e in modo intelligente è stato dato grande spazio alle donne che si sono a modo loro sacrificate nel portare avanti l’orizzonte americano.
Si potrebbe, e molti lo hanno già scritto, criticare l’opera sul fatto di riprendere temi simili a vecchie serie tv del genere con infinite puntate.
Molti con faciloneria potrebbero fare paragoni con la serie tv Una Casa della Prateria. Onestamente la vecchia serie tv Ai confini dell’Arizona (The High Chaparral) con le sue 98 puntate che ci raccontava anche dello scontro con gli Apaches, andato in onda nei lontani anni ’70 in bianco e nero sulla Rai, rende bene il concetto di nostalgia, ma era una bella serie…

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