Magazine di Lifestyle, Spettacolo, Viaggi e Food

A quiet place – Giorno 1: l’inizio del silenzio

Con A quiet place – Giorno 1 dal 27 Giugno 2024 è possibile assistere nelle sale cinematografiche italiane al momento in cui il mondo è piombato nel silenzio.
Perché, come il titolo stesso lascia intuire, si tratta del prequel di A quiet place – Un posto tranquillo e del suo sequel A quiet place II, che, rispettivamente diretti nel 2018 e nel 2021 da John Krasinski, videro lo stesso impegnato insieme alla moglie (anche nella vita) Emily Blunt a proteggere i figli da un’invasione da parte di sanguinari alieni capaci di individuarli in maniera esclusiva attraverso suoni e rumori.
Invasione aliena alla quale in questo caso approdiamo immediatamente al culmine del lungo prologo tramite cui facciamo conoscenza con la nuova protagonista Samira, interpretata dalla Lupita Nyong’o di Noi, prima che lo spettacolo in questione, in maniera analoga ai due capitoli precedenti, piombi di nuovo nella totale assenza di parole.
E, se da un lato la Blunt stavolta è fuori dai giochi, dall’altro Krasinski figura soltanto in qualità di produttore, lasciando il timone di regia al Michael Sarnoski autore, tra l’altro, del Pig con Nicolas Cage.
Mentre dal secondo film fa un fugace ritorno Djimon Hounsou nei panni di Henri e ad affiancare Samira è l’Eric di Joseph Quinn, preso insieme a lei a lottare per la sopravvivenza.
Perché, in mezzo a degrado e presenza di ratti, è unicamente su ciò che si costruisce lentamente la circa ora e quaranta di visione che costituisce A quiet place – Giorno 1, intervallato dove possibile da sequenze atte a regalare la necessaria dose di spettacolarità al pubblico per generare, al contempo, anche un minimo di tensione.
Come nel caso del serrato momento della fuga in acqua… man mano che, però, non si fatica nell’avvertire che ci troviamo sempre più dinanzi ad una saga che finisce per reggersi soltanto sull’innovativo soggetto che ne caratterizzò il capostipite.
Del resto, se già A quiet place II, con echi provenienti dai kaiju eiga (pellicole di mostri giapponesi), non ne sembrò altro che un rifacimento maggiormente infarcito di intrattenimento da pop corn movie a stelle e strisce, questo A quiet place – Giorno 1 ne è uno stanco e piuttosto inutile antefatto/spin-off che, oltretutto non esente da evidenti forzature di sceneggiatura (come mai il gatto spesso in scena non miagola mai?), si lascia apprezzare soltanto per il lodevole lavoro svolto sugli effetti speciali e sulle scenografie post-apocalittiche.

Exit mobile version