Siamo alla fine degli anni Sessanta, quando, soprattutto nell’universo della celluloide britannica, imperava l’heist movie, ovvero la tipologia di prodotto cinematografico incentrata su pianificazioni di furti e rapine, a volte trattati con toni drammatici, altre più leggeri.
A questa ultima categoria appartiene proprio un caposaldo del genere: l’inglese Un colpo all’italiana, diretto nel 1969 dal Peter Collison autore del thriller L’allucinante notte di una baby sitter e interpretato da un Michael Caine brillante e affascinante, al comando di una squadra costituita da un gruppo di attori al servizio di un mix di azione e divertimento.
Scritto dal Troy Kennedy Martin sceneggiatore de I guerrieri, Danko e del recente Ferrari di Michael Mann (quest’ultimo firmato postumo), Un colpo all’italiana pone Caine nel ruolo dell’esperto ladro Charlie Crocker, uscito di prigione dopo un lungo periodo e subito messo al cospetto di un ricco furto da portare a compimento in Italia. In società con il pianificatore e mente criminale mr. Bridger, interpretato da Noël Coward, Charlie tenta quindi di mettere su una combriccola di fidati collaboratori, tra i quali vi sono la bella Lorna e il professor Simon Peach, ovvero Margaret Blye e Benny Hill); insieme dovranno arrivare a Torino per poter saccheggiare un convoglio incaricato a trasportare i ricavi della FIAT dall’aeroporto di Torino-Caselle.
Ma, ovviamente, non mancheranno gli imprevisti in questo vero e proprio classico di quella Settima arte britannica anni Sessanta quello che vide nascere nello stesso periodo il filone spionistico caro al mondo di James Bond.
Ad oltre cinquant’anni dalla sua uscita, Un colpo all’italiana si rivela ancora oggi un’incalzante visione d’intrattenimento che si lascia seguire grazie alla sua freschezza nel sapiente modo di miscelare adrenalina e risata leggera, tutto chiaramente in salsa british.
Collinson, regista che ha sempre operato con occhio da puro mestierante, gestisce la pellicola con la consapevolezza di poter fare la differenza tra le righe di questa trama che vede primeggiare un Caine calibrato al meglio e alle prese con una narrazione affidata al serrato montaggio serrato di John Trumper e alla trascinante colonna sonora composta da Quincy Jones.
Inoltre, al di là della partecipazione di attori secondari come il noto comico Hill (anche qui protagonista di esilaranti parentesi slasptick) e i nostri Rossano Brazzi e Raf Vallone, ciò che continua a colpire di Un colpo all’italiana è la famosa corsa con Mini Cooper, che ancora oggi fa scuola per messa in scena e inventiva.
Un successo su tutti i fronti, poi oggetto di un remake americano nel 2003 diretto da F. Gary Gray e interpretato da Mark Wahlberg, Charlize Theron, Edward Norton e Jason Statham, e che, in occasione del suo cinquantacinquesimo anniversario, Plaion Pictures e Paramount rilanciano tramite un’edizione celebrativa dispensatrice del film sia su supporto 4K Ultra HD che in blu-ray.
Il tutto racchiuso in una confezione con slipcase cartonato che include una locandina, sei card in stile anni Sessanta raffiguranti immagini di scena e citazioni (in lingua inglese) del lungometraggio, “Lingotto d’oro” su cartoncino rigido con rilievo, riproduzione delle note di produzione del 1969 e un adesivo da collezione.
In più il blu-ray offre una serie di contenuti speciali: commento audio dello sceneggiatore Troy Kennedy Martin e di Matthew Field, autore di The making of The italian job; commento audio del produttore Michael Deeley e di Field; Una società auto-conservatrice: la nascita di Un colpo all’italiana, diviso in dieci parti; un video musicale; diciassette minuti di Mini Avventure; due trailer; scene eliminate con il commento opzionabile di Field.
Mirko Lomuscio