“Se non puoi incontrare l’uomo dei tuoi sogni… costruiscilo”.
È la frase che campeggia sulla locandina di Lisa Frankenstein, inedito cinematografico che approda su suolo italiano direttamente in dvd sotto il marchio Universal.
Un titolo datato 2024 che, diretto dalla satunitense Zelda Williams, come è intuibile rientra tra i prodotti da schermo mirati a rielaborare in salsa “rosa” il mito horror nato dalla penna di Mary Shelley.
Interpretata dalla Kathryn Newton dello scatenato slasher ironico Freaky, infatti, Lisa è una solitaria liceale darkeggiante e illibata che sembra uscita direttamente da Beetlejuice – Spiritello porcello di Tim Burton e che, emarginata un po’ da tutti a scuola, si reca spesso sulla tomba di un tale Frankenstein; fino al giorno in cui quest’ultimo resuscita dopo che una sfera di fulmini verdi ne colpisce la lapide ed entra proprio nella vita della giovane, la quale lo tiene nascosto in casa all’insaputa del padre, della matrigna e della bella sorellastra Taffy, ovvero Joe Chrest, Carla Gugino e Liza Soberano.
E, a proposito dell’autore di Edward mani di forbice e Il mistero di Sleepy Hollow, il morto vivente in questione – che scopriamo anche essere abile suonatore di pianoforte – pare in un certo senso ricordare nel look il Johnny Depp de suo Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street; al servizio di una bizzarra love story scritta dalla Diablo Cody che, sceneggiatrice dell’acclamato Juno di Jason Reitman, a proposito di orrori in fotogrammi dal punto di vista femminile si occupò dello script di Jennifer’s body di Karyn Kusama.
Una bizzarra love story che, in mezzo ad una citazione verbale per il regista del muto Georg Wilhelm Pabst, un omaggio al Viaggio nella luna di Georges Méliès e un passaggio televisivo per Il giorno degli zombi di Goerge A. Romero, non manca ovviamente di sfociare in uccisioni, con una mano mozzata tramite accetta e accenni di splatter. Sempre, comunque, mantenendo quel forte (retro)gusto ironico atto a ricordarci che Lisa Frankenstein intenda prendersi tutt’altro che sul serio.