Ricordate la famiglia Delle Fave, che avevamo visto nel 2022 al centro di Natale a tutti i costi di Giovanni Bognetti, derivato dal francese Mes très chers enfants diretto un anno prima da Alexandra Leclère?
Con un’apertura sulle note di Figli delle stelle di Alan Sorrenti, eccola di nuovo nel sequel Ricchi a tutti i costi, che, per la regia dello stesso Bognetti, sarà disponibile esclusivamente sulla piattaforma Netflix a partire dal 4 Giugno 2024.
Dunque, tornano papà Christian De Sica, mamma Angela Finocchiaro e i figli Claudio Colica e Dharma Mangia Woods, stavolta immersi in un plot dal sapore di black comedy.
Perché, con Fioretta Mari ancora nel ruolo di nonna, i quattro partono per Minorca intenzionati ad eliminare un viscido Ninni Bruschetta che ha sedotto l’anziana donna programmando di sposarla, portarla con sé in Sud America e, probabilmente, farla sparire in qualche recondito anfratto del Rio delle Amazzoni.
Un fatto che porta i Delle Fave a vedere in pericolo la ricca eredità, improvvisandosi di conseguenza aspiranti killer degni di un intrigo hitchcockiano proto-Agatha Christie.
E, mentre all’interno della colonna sonora viene inclusa anche Non voglio mica la luna di Fiordaliso, tra una gag con tizio nudo in bagno e una Mari a quanto pare insaziabilmente assetata di sesso, come di consueto è l’ex mattatore dei cinepanettoni Filmauro a strappare per lo più risate – alternando battute ed esilarante mimica facciale – nel corso della circa ora e mezza di visione.
Anche se, in verità, si ride decisamente poco dinanzi allo svolgimento di Ricchi a tutti i costi, che rispecchia oltretutto il non proprio incalzante ritmo narrativo che già aveva caratterizzato il lungometraggio precedente senza riuscire, però, ad eguagliarne la capacità di risultare un guardabile spettacolo per famiglie da visionare seduti sul divano casalingo.
In fin dei conti, l’intenzione del dittico è suggerire che il vero tesoro consiste nell’essere una famiglia… ma neppure l’epilogo dell’operazione regala grosse sorprese.